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Vile: la memoria riposa!


E' proprio il ricordo più sopito che dobbiamo temere. Sensibile all'alito primaverile, esso si ridesta dall'umido letargo e viene a bussare nella nostra fulgida e profumata stanza.Ci precipitiamo dunque a riporre il nostro libro di fiabe, -nani e burattinai, fate e cavalieri- tratteniamo il fiato, celiamo le nostre nudità vissute.E, con vile rassegnazione, spalanchiamo la porta esclamando: "Buongiorno!"