La trascrizione di un brano musicale è uno tra gli esercizi più utili per un musicista. La trascrizione non è altro che scrivere un motivo musicale su pentagramma. Chiaramente la difficoltà di questo tipo di esercizio dipende da molteplici fattori: il nostro livello di conoscenza della musica e del solfeggio, il nostro orecchio musicale ed ovviamente la difficoltà del brano. L’importante è convincersi che tutti, con la giusta motivazione, possono riuscire in questo esercizio. In questo post non entreremo nei dettagli di come si trascrive un brano quanto piuttosto vogliamo indicare gli strumenti utili per farlo. Di fatto sono veramente pochi. In estrema sintesi sono due: carta e penna! Beh ovviamente poi c’è il lettore mp3 o lo stereo di turno.Per quanto riguarda il foglio chiaramente abbiamo bisogno di un foglio pentagrammato. Per chi non avesse un quaderno pentagrammato o per chi fosse troppo pigro per scendere a comprarlo, su internet è possibile trovarne gratuitamente. Ad esempio su Blank Sheet Music è possibile personalizzalo e poi salvarlo in pdf o stamparlo direttamente.Trovata la carta abbiamo bisogno di uno strumento su cui riprodurre le note. Mentre si riportano le note sul pentagramma è fondamentale suonare queste note sul proprio strumento. Alcuni musicisti (ad esempi chi suona strumenti a fiato) per questo tipo di attività preferiscono usare una tastiera perché più facile da “gestire”. Per chi non ne avesse una oggi internet offre una vasta serie di tastiere virtuali. Due esempi su tutti: Virtual Keyboard e Virtual Piano. Poi, per chi volesse riscrivere tutto “in bella” è possibile farlo utilizzando programmi appositi come Sibelius e Finale. Ahimè questi programmi costano! E siccome noi siamo in bolletta e non vogliamo utilizzare copie pirata, possiamo utilizzare il potente MuseScore che è scaricabile gratuitamente a questo indirizzo.Nota a lato. Venti anni fa trascrivere un assolo era snervante: tornare avanti e indietro con un mangiacassette. Quante cassette rovinate. Oggi le cose sono cambiate e la tecnologia ci viene un po’ in aiuto ma il piacere nel riuscire in questo tipo di esercizio rimane lo stesso di sempre!
Trascrizioni - scrivere in musica
La trascrizione di un brano musicale è uno tra gli esercizi più utili per un musicista. La trascrizione non è altro che scrivere un motivo musicale su pentagramma. Chiaramente la difficoltà di questo tipo di esercizio dipende da molteplici fattori: il nostro livello di conoscenza della musica e del solfeggio, il nostro orecchio musicale ed ovviamente la difficoltà del brano. L’importante è convincersi che tutti, con la giusta motivazione, possono riuscire in questo esercizio. In questo post non entreremo nei dettagli di come si trascrive un brano quanto piuttosto vogliamo indicare gli strumenti utili per farlo. Di fatto sono veramente pochi. In estrema sintesi sono due: carta e penna! Beh ovviamente poi c’è il lettore mp3 o lo stereo di turno.Per quanto riguarda il foglio chiaramente abbiamo bisogno di un foglio pentagrammato. Per chi non avesse un quaderno pentagrammato o per chi fosse troppo pigro per scendere a comprarlo, su internet è possibile trovarne gratuitamente. Ad esempio su Blank Sheet Music è possibile personalizzalo e poi salvarlo in pdf o stamparlo direttamente.Trovata la carta abbiamo bisogno di uno strumento su cui riprodurre le note. Mentre si riportano le note sul pentagramma è fondamentale suonare queste note sul proprio strumento. Alcuni musicisti (ad esempi chi suona strumenti a fiato) per questo tipo di attività preferiscono usare una tastiera perché più facile da “gestire”. Per chi non ne avesse una oggi internet offre una vasta serie di tastiere virtuali. Due esempi su tutti: Virtual Keyboard e Virtual Piano. Poi, per chi volesse riscrivere tutto “in bella” è possibile farlo utilizzando programmi appositi come Sibelius e Finale. Ahimè questi programmi costano! E siccome noi siamo in bolletta e non vogliamo utilizzare copie pirata, possiamo utilizzare il potente MuseScore che è scaricabile gratuitamente a questo indirizzo.Nota a lato. Venti anni fa trascrivere un assolo era snervante: tornare avanti e indietro con un mangiacassette. Quante cassette rovinate. Oggi le cose sono cambiate e la tecnologia ci viene un po’ in aiuto ma il piacere nel riuscire in questo tipo di esercizio rimane lo stesso di sempre!