DEMOCRATICA-MENTE

Lo scontro patrimoniale


Da L'Unità del 28 giugnoCongresso Pd, ora si apre lo scontro patrimonialedi Simone ColliniLa questione patrimoniale irrompe nel congresso Pd. «Ci sono fondazioni Ds con immobili e credo che, al netto dei debiti pagati, tutto il patrimonio e tutte le risorse debbano andare a finire al Pd, che abbiamo fatto tutti insieme, visto che non ci sarebbe ragione né giuridica né politica perché ciò non accadesse». Eccole le parole pronunciate da Dario Franceschini domenica a Bertinoro. Poche parole che non sono sfuggite ai sostenitori della mozione Bersani, i quali però hanno sentito aria di trappola e si sono ben guardati dal replicare. Il che non vuol dire però che la polemica, fuori dai circuiti dell’ufficialità, non stia divampando.Franceschini sta caratterizzando la propria candidatura come quella che più garantirebbe il rinnovamento, e anche ieri si è acceso uno scontro con i sostenitori dell’ex ministro dopo che Beppe Fioroni ha detto che non ci si deve offendere quando si parla di «nuovo contro vecchio», inteso come «rifugio securizzante nel già visto». Bersani non si può permettere di lasciare questa bandiera nelle mani dell’avversario, e per dimostrare che la sua candidatura non guarda al passato ha rotto un tabù non da poco: «Serve una nuova narrazione - ha detto sabato durante un’iniziativa della sinistra del Pd - quando parliamo dei Ds i giovani non ci capiscono». E dopo una mossa del genere si è ben guardato dal difendere la scelta della Quercia di affidare i beni immobiliari a delle Fondazioni create ad hoc in tutta Italia. «Chiedete a Fassino cosa ne pensi dell’uscita di Franceschini», si limitano a dire a Santi Apostoli, quartier generale della mozione 1. Riferimento tutt’altro che casuale, visto che alcuni mesi fa il responsabile Esteri del Pd aveva avuto su questo argomento un acceso botta e risposta, in pieno Transatlantico, con Pierluigi Mantini, deputato della Margherita ora passato con l’Udc. Ma anche Fassino si è ben guardato dall’intervenire sulla questione, invitando invece entrambi gli schieramenti a «stare tutti un po’ calmini».Non stanno però troppo calmi i tesorieri. Mauro Agostini, che controlla i cordoni della borsa del Pd, è d’accordo con la richiesta di Franceschini. Non a caso ha dedicato alla «ambiguità di fondo» delle Fondazioni Ds e alla blindatura, «con un percorso opaco», dei beni immobiliari della Quercia anche diversi passaggi di un libro («Il tesoriere») che ha pubblicato il mese scorso. Ugo Sposetti non ha replicato quando l’ha letto, così come ora, lui che sostiene al congresso Bersani, non ha degnato di una risposta l’uscita di Franceschini. Al dipartimento Tesoreria dei Ds l’hanno sentito però sbottare con un sonoro «ma al netto de che?», quando ha letto il passaggio in cui il segretario Pd ha sostenuto che «al netto dei debiti» il patrimonio delle Fondazioni dovrebbe andare a finire al nuovo partito. Il tesoriere Ds sostiene infatti che i 2.399 immobili di proprietà della Quercia sono stati blindati da un lato per pagare alle banche un debito di 160 milioni di euro per i mutui stipulati in passato (e che dovrebbe essere estinto entro il luglio 2011), dall’altro per non disperdere un patrimonio anche storico. «Non vogliamo mica fargli fare la fine dei beni della Dc», dicono con una battuta tutt’altro che neutra a Via Nazionale, ricordando i 35 milioni di euro di immobili svaniti nel nulla tra le varie scissioni e i vari passaggi tra lo Scudocrociato e il Ccd, l’Udc, il Ppi, la Margherita. Che ha “solo” 1 milione 700 mila euro di debiti, ma nessun bene immobile per farvi fronte. E anzi, da quanto si legge nel bilancio del partito, i diellini sono ancora in attesa di ricevere dal Pd il pagamento dell’affitto del Nazareno, ex sede della Margherita scelta da Veltroni dopo la non entusiasmante esperienza del Loft. Ma il tesoriere diellino Luigi Lusi evita di aprire in questo momento una polemica sull’argomento con Franceschini, che sostiene al congresso.Comunque l’argomento è delicato per tutti e nessuno ha interesse a farlo rimanere sotto i riflettori durante lo scontro congressuale. Non a caso, quando Sposetti un mese fa ha scritto nella relazione al bilancio Ds che gli immobili della Quercia trasferiti alle Fondazioni «sono per la quasi totalità utilizzati dalle organizzazioni territoriali del Pd, il più delle volte a titolo gratuito», è stato il Nazareno a guardarsi dal replicare. Almeno in via ufficiale.28 luglio 2009