UDC Desio

Amministratori desiani in missione mediatica con ritorno ....d'immagine!


* (immagine tratta da Il giornale di Gela)  La cultura della legalità è un principio cardine su cui lamoderna società civile affonda le sue radici e consolida la sua pluralità democratica.Essa va promossa in tutte le sue forme, per ampliare la base dei suoisostenitori e nei modi più appropriati.La legalità non è appannaggio esclusivo di che ne fa una bandiera, ene rivendicala proprietà per puri calcoli di eventuali ritorni elettorali o immagine.Commemorare una personalità che si è distinta, per coraggio e spirito di sacrificio fino a immolarsi nel compimento del suo dovere nel il rispetto della legge e del la legalità è cosa degna di alto senso civico e di comportamento esemplare.Tutto quello che serve a esaltare, questi valori appena citati ben vengano e traccino un’autostrada per preservare questi valori supremi.Ebbene direte, ma che relazione ci potrà mai essere fra quanto detto sopra, e la giunta Corti di cui mi appresterò a parlare qui in seguito.La legalità, la trasparenza, il rispetto delle leggi tutti concetti condivisi e spesso abusati sono usati da chi vuole crearsi un credito morale ed elettorale affinché si costruisca un’immagine garantista e perbenista.Quindi dove l’incongruenza amici?Semplice non bisogna necessariamente apparire sui media, inflazionandosi con interviste ad hoc per il raggiungimento obiettivo del consenso mediaticogenerando oppurtunistici picchi di ascolto delle tv commerciali a loro beneficio di entrambi.Tutto ciò sta accadendo alla giunta Corti, che imperterrita, in virtu’ dellaregola più appari sui media più consenso maturi.Un tourbillon d’interviste rilasciate a giornali e tv, dichiarazioni a effetto per abbellire e edulcorare la pesante variante sul pgt, che ha azzeratototalmentele aree edificabili e (secondo lui) per restituire la città agli inesistenti agricoltorie al verde incolto.Che dire della signora Ricchiuti-vicesindaco –che si è ritagliato un ruolo di esperta di cose di mafia che presiede qualsiasi trasmissione oincontro cheparla di tale argomento attribuendosi una competenza rilevanteacquisita sui fatti di Desio e l’indagine infinito.Ritornando all’evento della trasferta al comune di Gela, per promuovere la legalitàe un libro che il nostro Comandante dei carabinieri di Desio ha scritto per il maresciallo D’Imme’, un caduto in servizio.Il tutto è stato pubblicizzato, sui media, con enfasi, è stato detto chequestamissione extra comunale grava sulle loro tasche e che loro vanno a testimoniare la legalità.Tutto regolare?Sì e no!Siamo al compimento dell’anno di legislatura della giunta, a parte iproblemi contingenti sul caso garden che è stato risolto con una magistralepezza degnadel più esperto sarto, lasciando uno strascico di dubbi e perplessità sulla soluzione, il resto è tutto un’operazione di marketing e ritorno d’immagine.La città è sporca e non controllata, accattoni dappertutto, questi ultimi senon diventano particolarmente insistenti possono tranquillamenteattendere al loro onesto lavoro.La pulizia della città è in mano a Gelsia che lo fa quando e più comodo,e adaggravare la situazione ci sono alcuni operatori ecologici poco volenterosi.Gli arredi urbani, parchi e verde e quant’altro , lasciato all’incuria e alla poca manutenzione.Le strade sotto la giunta Mariani non erano un granchè, siccome la manutenzioneè pari a zero, sono in alcune zone sono ricche buche e in alcuni casi sono prive di segnaletica orizzontale e verticale.I quartieri in centro sono pattumiere a cielo aperto, grazie anche alla maleducazione e la passività dei reponsabili, vigili, abitanti e frequentatori.Lascio immaginare cosa succede in quelli periferici.L’illuminazione pubblica, verso sera è scarsa e in alcuni casi non funzionante, salvo vedere al mattino alle ore 11 circa le luci della suddettasono accese.Qualcuno si renderà conto di quest’anomalia?La vigilanza urbana, non sempre accoglie le richieste dei cittadini, adducendomotivazioni di sott’organico e grossa mole di operazioni del controlloterritorioe contestualmente non disdegna, giustamente concedersi pauseprolungatepreso quel bar o gelateria di turno.Nel programma della giunta c’è scritto che è indispensabile e vitale il recuperodel centro storico, ma amici lasciatemi sbellicare di risate: a Desio esiste uncentro storico?Si fa riferimento a quelle catapecchie di costruzioni che non hanno nessunavelleità architettonica che io in modo soft educato chiamocessi storici datati?Se così fosse ;cosa si aspetta a esperire abboccamenti con leproprietà per trovare accordi risolutori che vadino verso una finalità urbanisticaconcordata?Non bisogna consumare altro territorio, giustissimo, perchési lasciano areedismesse ex produttive, prendendo accordi con le proprietà e agevolare affinché si riportino le produzioni dove possibile?Il verde, fiore all’occhiello del sindaco Corti, ora che ha cassato milioni di mq, strappati alla proliferazione cementifera, saprà darne giusta curae manutenzione per un’efficiente gestione?Non voglio dilungarmi più del necessario, rischierei di essere troppo opprimente, con queste mie considerazioni provocatorie.Devo ammettere che, la giunta è quasi agli esordi e sarebbe ingiusto incolpare la stessa delle mancanze e inefficienze della passata amministrazione.Sarebbe opportuno che arrivassi a una sintesi di quanto menzionatosopra,anche perché correrei il rischio di essere prolisso e inconcludente.Sindaco,la prego sarebbe auspicabile che Lei facesse quello che i cittadini le hannodemandato con il mandato elettorale;sia più presente nel quotidiano a contatto con gli stessi che l’hanno votato.La passata giunta Mariani poteva essere accusata di tutto, ma il sindacoera reperibileed era un riferimento certo per i cittadini nel bene o nel male.La esorto a volere più bene a questa città e lasci stare le vetrinedei palinsesti, la vera politica si  fa governando la città nella giusta sede .Come scrissi tempo fa per la sua fresca nomina a sindaco, attenderò’ con meno pazienza, risultati tangibili e risolutivi, altrimenti trarrò la conclusione che Lei è tutto chiacchiere e distintivo.