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Commissario europeo Olli Rehn:Italia fuori pericolo


Grazie Mario MontiLa Commissione europea ribadisce che in una situazione di peggioramento delle condizioni economiche di un paese, quest'ultimo può chiedere e ottenere un rinvio dei tempi per conseguire i suoi obiettivi di risanamento dei conti. Con una lettera ai ministri delle Finanze resa nota oggi, il Commissario europeo agli affari economici Olli Rehn afferma che "se la crescita si deteriora in maniera imprevista, un paese può beneficiare di rinvii per la correzione del deficit eccessivo, a patto che abbia effettuato gli sforzi di risanamento richiesti"."Decisioni simili sono state prese l'anno scorso per la Spagna, il Portogallo e la Grecia". Precisazioni avanzate da Rehn in vista dell'aggiornamento delle previsioni economiche della Commissione europea, che verranno pubblicate il 22 febbraio. Ma soprattutto dopo che oggi in Francia, il ministro delle Finanze Pierre Moscovici ha aperto per la prima volta all'ipotesi di uno sforamento dell'obiettivo di riportare il deficit di bilancio sotto il 3 per cento del pil quest'anno. Un impegno che fino ad oggi Parigi aveva sistematicamente confermato.Parigi sembra in procinto di rivedere in peggio anche gli obiettivi di crescita economica di quest'anno, finora stimata al più 0,8 per cento. "Potremmo, se necessario, rivalutare, riesaminare, questi diversi obiettivi", ha affermato Moscovici uscendo dal Consiglio dei ministri. Per ora "sono mantenuti, ma sappiamo che sono difficili - ha ammesso - è evidente". E, in serata, la Francia ha confermato il pericolodi non raggiungere gli obiettivi: la notizia viene dal premier francese, Jean-Marc Ayrault: "La Francia non riuscirà a ridurre il deficit al 3% entro il 2013, come richiesto dall'Unione europea. L'obiettivo sarà raggiunto, raggiungeremo lo zero, alla fine del quinquennio" del presidente Francois Hollande, ha aggiunto Ayrault.E da Palazzo Chigi è arrivata una importante precisazione: La lettera del Commissario Rehn sul pareggio in termini strutturali al netto della congiuntura è solo un documento di spiegazione di decisioni già prese e comunque con riguarda l'Italia che da aprile esce dal novero dei paesi in "deficit eccessivo". E' quanto viene spiegato da fonti di palazzo Chigi le quali precisano inoltre che questo nuovo status dell'Italia, di paese più virtuoso, non comporta assolutamente impegni più svantaggiosi rispetto ai paesi che potranno usifruire di questa intesa.Che l'Italia sia fuori dal pericolo, almeno per il momento, viene confermato dallo stesso Rehn: Le decisioni di bilancio prese dall'Italia dopo novembre 2011 hanno convinto i mercati e fatto scendere i tassi: lo scrive lo stesso commissario nella lettera inviata a i ministri delle finanze della Ue. "I tassi sui titoli italiani a dieci anni erano al 7,3% a novembre 2011, ma scendono al 5% a marzo 2012, perchè i mercati sono stati convinti dalle decisioni prese sui conti pubblici" dal governo, ha aggiunto Rehn puntualizzando che "solo nel primo anno una caduta di 100 punti nei tassi ha portato a un risparmio per l'Italia di 3 mld di euro".