IlPiantoDegliAnimali

Post N° 24


Una storia orribile quella riportata fra queste righe, ma purtroppo nulla è inventato. Cani randagi ma anche di proprietà che vengono rubati per essere portati nei laboratori. Non illudiamoci che tutto questo sia "acqua passata", perchè così facendo si vuole solo far tacere la propria coscienza. Leggete di cosa è capace l'Uomo e riflettete................ Da Orizzonti della Medicina n° 69, Dicembre 1996Il traffico internazionale di cani per i laboratoriSalvati 21 cani in Belgio, alcuni provenivano dalla Francia!Gli orrori dell’ospedale Erasme e del trafficante Marcel Hendrickx.DEPORTATI VERSO I LAGER DELLA VIVISEZIONE54 cani sequestrati all’ospedale universitario Erasme di Anderlecht(B) il 9 luglio scorso, di cui 21 ancora vivi (ma alcuni in stato pietoso) e gli altri già morti: cadaveri atrocemente mutilati, con gli organi che fuoriuscivano dall’addome, gettati nei contenitori dei rifiuti o abbandonati sul pavimento. E, in mezzo ai cadaveri dei cani, quello di un maiale, anche lui morto sotto le torture, e una femmina di Labrador ancora viva, paralizzata dalla paura e sporca del sangue dei suoi compagni, che attendeva il momento di passare sul tavolo operatorio.Nel blocco U dell’ospedale Erasme, un tetro palazzo adiacente all’ospedale, ha sede il laboratorio di sperimentazione animale dell’Università Libera di Bruxelles (ULB), diretto dal dr. Robert Naije.Chi ha denunciato i fatti e richiesto l’intervento della polizia è un giovane veterinario, il dr. Bernard Renoy, che per 4 anni aveva diretto lo stabulario dell’ospedale e non ce la faceva più a tacere. Sotto i suoi occhi erano passati migliaia di cani che avevano avuto una sorte orrenda: brutalmente vivisezionati senza alcuna pietà per le loro sofferenze; 599 cani nel 1995 e 1500 nel 1993 secondo i registri. Quest’anno, in soli 10 giorni (dal 29 giugno scorso al 9 luglio), erano entrati nello stabulario 42 cani, di cui la metà è stata trovata ancora viva dalla polizia.Al momento dell’inaspettato blitz, un cane si trovava sul tavolo operatorio: si voleva studiare la funzione dei muscoli respiratori, un esperimento ripetitivo realizzato già migliaia di altre volte nel mondo. Fu impossibile salvare l’animale, che venne eutanasizzato. Il decano della Facoltà di Medicina, Prof. Degaute, non è stato in grado di precisare lo scopo dei numerosi esperimenti effettuati a Erasme né delle numerose violazioni alla legge che li avevano accompagnati. In compenso, lui e tutti gli altri responsabili, si sono dichiarati "diffamati" secondo la farsa abituale, d’uso quando le atrocità della vivisezione vengono pubblicamente denunciate.I cani ancora vivi sono stati immediatamente tratti in salvo dagli agenti: gli animali erano terrorizzati, rifiutavano di camminare e tremavano mostrando i segni di gravi traumi psichici. Avevano infatti assistito al supplizio dei loro compagni ed erano coscienti del tremendo destino che li attendeva. Di alcuni sono stati trovati i legittimi proprietari, gli altri sono stati adottati da famiglie. Si trattava di cani di provenienza per lo più illegittima.Lo stesso dr. Renoy aveva attirato l’attenzione della polizia sulla provenienza dubbiosa dei cani, forniti da un trafficante che familiarizzava coi vivisettori e che sembrava essere di casa a Erasme, certo Marcel Hendrickx, che i vivisettori chiamavano familiarmente "Marcel". Ma nel mese di novembre 1993, il direttore dell’istituto aveva proibito al dr. Renoy di menzionare "Marcel" nei registri di entrata e uscita degli animali. Le forniture venivano effettuate di nascosto e il dr. Renoy aveva cominciato a sospettare che si trattasse di cani rubati o vittime di un traffico illegale.Marcel Hendrickx è comunque autorizzato dal ministero belga dell’Agricoltura a commerciare in cani per esperimenti. Il figlio di questo trafficante originario di Aspelare (Fiandre orientali) lavora a Erasme come "preparatore". Johan Hendrickx vuota i contenitori, porta da bere ai ricercatori, eutanasizza gli animali o leva loro qualche ghiandola per ordine dei vivisettori, ma non ha alcuna preparazione paramedica o veterinaria: è semplicemente un uomo tutto fare… Una volta ha ucciso con un colpo di martello un maiale che si trovava sul tavolo operatorio. L’animale doveva essere eutanasizzato e lui voleva portarselo a casa per mangiarlo.Marcel Hendrickx riceve dai 600 ai 2500 franchi belga per ogni cane venduto: sono prezzi concorrenziali praticati da trafficanti che racimolano gli animali dove capita. Il suo ricavato mensile si aggira sui 100.000 franchi belgi: quindi vende 60-70 cani al mese. Dove li trova?La polizia ha voluto andare a fondo ed ha cercato i proprietari dei 21 cani sequestrati vivi a Erasme. Così l’incredibile verità è venuta a galla. Uno dei cani, uno Schnauzer femmina aveva un tatuaggio sull’orecchio, poco leggibile, ma sufficiente per suggerire la provenienza del cane: la Francia. I poliziotti belgi hanno allora contattato i loro colleghi francesi, che hanno potuto identificare i proprietari, una famiglia di Sally-les-Lannoy, vicino a Lille. Questi avevano messo il cane in pensione presso una persona per quindici giorni, ma il cane non era mai stato restituito. Una gioia immensa nel ritrovare Koba e una collera che ha fatto scoppiare in lacrime la proprietaria quando le hanno detto che il suo cane doveva finire i suoi giorni in un ospedale del Belgio.Il dr. Renoy racconta che, in passato, aveva visto altri cani con tatuaggi francesi sul tavolo operatorio: esiste quindi un canale di traffico dalla Francia al Belgio. Altre volte il dr. Renoy vedeva degli Yorkshire con dei ciuffi sulla testa, fatti da negozi specializzati in toeletta canina, o dei cani con dei collari ai quali era attaccato un cuore o altri ciondoli. Aveva segnalato questi fatti ai dirigenti della facoltà e si era sentito rispondere di non preoccuparsi, che tutto era in ordine. Molti cani arrivavano al laboratorio in condizioni terribili: stipati in gabbie o attaccati con le corde a sbarre interne di un piccolo rimorchio adatto a trasportare una o due pecore. In quel rimorchio vi erano quindici o venti cani, affamati e assetati; alcuni arrivavano morti per disidratazione o per arresto cardiaco. Marcel Hendrickx forniva anche cani ammalati o femmine che partorivano durante il trasporto, cani con ematomi sugli occhi, derivanti da colpi di bastone.Condotto alla polizia d’Ixelles per essere interrogato, il trafficante è stato malmenato da un ufficiale, che gli ha rotto due costole. L’ufficiale, che picchiava tanto forte da rompersi quattro dita della mano, è stato arrestato e biasimato dalla stampa. Cosa che non ci sentiamo di condividere.Traffico verso la Germania e la SvizzeraNel mese di giugno 1995 due deputate verdi italiane, Annamaria Procacci e Carla Rocchi, intervenivano presso il Ministero della Sanita' di Roma per ottenere informazioni riguardo a trasporti di cani diretti in Germania e di cui la Svizzera fungeva come Paese di transito. Ma, come sovente succede in Italia, tutto cadde nel dimenticatoio.  Secondo alcune stime, dai 1000 ai 1500 cani vengono deportati annualmente dall'Italia in Germania,  per lo piu' attraverso la Svizzera o dalle frontiere del Veneto.Generalmente narcotizzati e trasportati su camion o automobili, gli animali oltrepassano le frontiere andando incontro a un destino incerto. La gran massa degli animali e' infatti diretta verso mete ignote o verso rifugi dubbiosi, che rifiutano di fornire la lista dei collocamenti dei cani. Questo comportamento, dietro il quale molti rifugi si celano accampando pretesti come la discrezione allo scopo di "non disturbare con controlli" le famiglie alle quali sarebbero stati affidati i cani, e' molto ambiguo.Assieme agli amici vi sono anche i trafficanti che raccolgono cani: merce gratuita da vendere ai laboratori. Nei documenti d'inchiesta del Corpo dei Carabinieri ricorrono soventi espressioni come "certificati di vaccinazione contraffatti", "pseudoadozioni" e "deportazioni": una terminologia da lager che conferma i dubbi di molti.