IlPiantoDegliAnimali

Post N° 176


Testimonianza di un'animalista:Venerdì mattina, stavo allestendo la mostra fotografica “Sai cosa mangi” già nota a tutti i partecipanti delle scorse edizioni del VegFestival di Torino, che mostra foto scioccanti su come vivono gli animali negli allevamenti intensivi e sulla loro tragica fine, quando entra il primo visitatore fuori orario. Il tipo guarda qualche foto, poi mi si avvicina e mi chiede: capisco subito che non si tratta di una cattiva battuta di spirito, ma di un vero equivoco: e lui bello, bello, mi risponde: al che lo interrompo subito, chiarendo l’equivoco e spiegando che siamo contro ogni tipo di allevamento e macellazione o sfruttamento di animali, che i vegan sono vegetariani. Allora il macellaio, si volta non più capace di sostenere il mio sguardo e si rimette per pochi secondi ancora a guardare le foto appese, scuotendo la testa in segno di disapprovazione, poi tristemente se ne va. Probabilmente le foto di animali pigiati in gabbie piccolissime, praticamente in scatole, di vitelli sgozzati, morenti in fiumi di sangue che invadono anche i macellai, di migliaia di pulcini vivi gettati a morire in bidoni come fossero spazzatura, di pesci che muoiono soffocati, per lui sono solo scene che vive tutti i giorni, nella routine del proprio lavoro e forse il macellaio avrà pensato: “ma che razza di setta è mai questa? Ma che pazzi sono questi vegan?” I nostri occhi, come quelli del macellaio guardano le stesse fotografie, ma vedono due cose completamente diverse: noi sentiamo le urla di dolore, la disperazione senza speranza, la morte barbara e orrenda, dopo una vita ancora peggiore; lui, il macellaio vede bistecche, arrosti, salami… e naturalmente il denaro che ne ricava, con un velo rosso di sangue davanti agli occhi non vedrà mai la “nostra verità”.