Un gatto tra l'erba

NEBBIA AVORIO


È un attimo in questa strada perdersi in quella nebbia che avvolge il nostro senso di realtà e la trasforma in un braccio di ferro tra il suolo sotto i piedi e i tuoi occhi che non riescono a vederli…E ti ritrovi a camminare tra chimere e personaggi strani, ombre di rancori e vecchie passioni sfilano ai lati della strada, alberi con profonde radici e rami secchi, così.Un piede dopo l’altro, a trascinarsi le gambe che non ne vogliono sapere di seguire il filo logico del camminare, una avanti e l’altra vuole andarsene per conto suo; uno spasmo reattivo ed è ancora avanti, l’altra sfila dietro.In continui spasmi, avanzi.“Che cosa hanno queste gambe e questa nebbia che le avvolge?” Non importa, ricordi confusi sfumano avvolti in glitter di goccioline grigie che sfarfallano alla luna.Ma gli occhi…quegli occhi…sanno cercare. Ma gli occhi…quegli occhi…sanno guardare.Ma gli occhi…quegli occhi…sanno trovare.Nella nebbia. Così. Leggeri.Avanzi ancora e sali, sali, sali con gli occhi, col cuore, a testa alta, le gambe si inseguono veloci in una staffetta continua e frenetica; adesso corri, fendi nebbia e l’aria rarefatta ti gonfia i polmoni, batte in testa e suda sulla schiena….ti senti vivo.“Che cosa hanno queste gambe che volano e questa nebbia che se ne va strisciando?” Non importa, agito la mano e ti saluto.Sono innamorato.Così, della vita.