Si tratta di questo. Il Tesoro dovrebbe emettere una nuova classe di Buoni del Tesoro, per i quali vengono offerte in garanzia le (tuttora sostanziose) riserve auree nazionali, oltre ad un mix di altre risorse del nostro ingente patrimonio pubblico. I nuovi Buoni avrebbero inoltre la precedenza nei pagamenti rispetto al debito già emesso, e andrebbero regolamentati secondo la legge (ad esempio) inglese, in modo da offrire migliori garanzie ai sottoscrittori.Ciò consentirebbe di ottenere un rating molto elevato (fino a AAA) e di pagare un interesse molto basso su tali nuove emissioni.Allo stesso tempo, le speciali garanzie offerte sulle nuove emissioni, finirebbero per indebolire ulteriormente quelle precedenti, in quanto il patrimonio rimasto a garantirle diminuisce in proporzione, ed inoltre poiché esse vengono relegate ad una priorità più bassa.Ma questo è il punto chiave. Le vecchie emissioni perderebbero rapidamente valore (più di quanto abbiano già perso fino ad oggi) e potrebbero perciò essere facilmente riacquistate sul mercato secondario ad un prezzo fortemente scontato con i fondi raccolti dalle nuove emissioni. Procedendo sistematicamente in questo modo il debito pubblico potrebbe un po' alla volta venire sostanzialmente ridotto.Chiaramente gli investitori in possesso del debito già emesso risulterebbero penalizzati, per cui la cosa avrebbe anche implicazioni politiche. Ma di fronte al rischio di bancarotta, anche misure di questo tipo finiscono, credo, per apparire ragionavoli a tutti.
Un'idea per salvare l'Italia dalla bancarotta
Si tratta di questo. Il Tesoro dovrebbe emettere una nuova classe di Buoni del Tesoro, per i quali vengono offerte in garanzia le (tuttora sostanziose) riserve auree nazionali, oltre ad un mix di altre risorse del nostro ingente patrimonio pubblico. I nuovi Buoni avrebbero inoltre la precedenza nei pagamenti rispetto al debito già emesso, e andrebbero regolamentati secondo la legge (ad esempio) inglese, in modo da offrire migliori garanzie ai sottoscrittori.Ciò consentirebbe di ottenere un rating molto elevato (fino a AAA) e di pagare un interesse molto basso su tali nuove emissioni.Allo stesso tempo, le speciali garanzie offerte sulle nuove emissioni, finirebbero per indebolire ulteriormente quelle precedenti, in quanto il patrimonio rimasto a garantirle diminuisce in proporzione, ed inoltre poiché esse vengono relegate ad una priorità più bassa.Ma questo è il punto chiave. Le vecchie emissioni perderebbero rapidamente valore (più di quanto abbiano già perso fino ad oggi) e potrebbero perciò essere facilmente riacquistate sul mercato secondario ad un prezzo fortemente scontato con i fondi raccolti dalle nuove emissioni. Procedendo sistematicamente in questo modo il debito pubblico potrebbe un po' alla volta venire sostanzialmente ridotto.Chiaramente gli investitori in possesso del debito già emesso risulterebbero penalizzati, per cui la cosa avrebbe anche implicazioni politiche. Ma di fronte al rischio di bancarotta, anche misure di questo tipo finiscono, credo, per apparire ragionavoli a tutti.