MAVERICK

Quando la misura e' colma


 Leggo sulla stampa britannica di una specie di scandalo suscitato dal fatto che le strutture del servizio sanitario nazionale rifiutano talvolta trattamenti non essenziali a pazienti recidivi, che non ne vogliono sapere di adottare uno stile di vita piu' salutare che consentirebbe di evitare tali trattamenti. Ma quale scandalo dico io? Ma quale violazione delle liberta' individuali? Ma proviamo a parlarci chiaro una buona volta.Io sono uno strenuo difensore della liberta' individuale: per come la vedo io ciascuno e' perfettamente libero di adottare lo stile di via che preferisce, e di autodistruggersi lentamente col fumo, con l'alcool o con una dieta schifosa se cio' lo aggrada, o di buttare la propria vita seduto in poltrona a rincoglionirsi davanti alla TV e a ingrassare come un maiale se questa e' la sua scelta.Ma ad ogni scelta si accompagnano delle conseguenze, e un prezzo da pagare, in senso metaforico e in senso concreto. E questo e' cio' che io non tollero e che mi fa andare in bestia, che la comunita', cioe' alla fine anche io che non ho fatto quelle scelte e che non ho neppure mai visto in faccia il mio medico, debba pagare con le mie tasse per curare gente che fuma, si ubriaca, mangia merda e in genere rappresenta un peso e un onere per la societa' gia' solo per il fatto che condivide gli spazi pubblici (basti pensare a quanto sia piacevole incontrare sulla propria strada qualcuno che sta fumando o dividere il proprio spazio con un grassone volgare e ributtante).No! Tutto cio' e' fondamentalmente sbagliato, ed e' anzi un incentivo perche' le cose possano solo peggiorare! Costoro hanno fatto le loro scelte: che ne paghino le conseguenze! Ma di tasca loro, non a scapito della societa'. Quando riusciremo finalmente a fare chiarezza su un principio semplice e fondamentale, qual e' quello della responsabilita' individuale?