Creato da born2bemild il 31/10/2011
La fuga dalla stupidità di massa

"It is no measure of health to be well adjusted to a profoundly sick society"

 

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« Vita da misantropoUmana bestialità »

Ordinaria follia

Post n°2 pubblicato il 02 Novembre 2011 da born2bemild

 

Non solo odio la gente, miserabile, ignobile e schifosa com'è, ma odio tutto il danno e il fastidio che nella sua infinità stupidità continuamente arreca all'ambiente e a chi sta intorno.

Sto pensando al traffico, assurdo, demenziale, impossibile con cui siamo abituati a convivere quotidianamente, e che accettiamo come parte essenziale della nostra vita, nonostante si tratti di una mostruosità intollerabile e di un vero inferno che interferisce in ogni modo ed in ogni momento con la nostra vita.

E proprio qui sta la stupidità per me imcomprensibile di tutta questa gente con cui mi ritrovo a condividere il mio spazio su questo pianeta: per loro questo inferno sembra essere perfettamente tollerabile, per loro il degrado dell'ambiente, della qualità della vita e delle relazioni umane che ne consegue è un prezzo che val la pena pagare pur di poter tenere il culo ben incollato al sedile di un'auto ogni qualvolta si chiude dietro di sé l'uscio di casa.

Per me tutto ciò è pazzia assoluta. L'aria pura, la tranquillità e la qualità della vita di ogni giorno dovrebbero essere le vere priorità, perché queste cose sono ciò che alla fine conta, non la comodità dell'auto per tutti, pagata al prezzo di una vita d'inferno. Ma anche in questo sono solo. Ciò che conta per me non ha evidentemente importanza per gli altri, e ciò che per loro è importante non vale niente per me.

Non c'è scampo a quanto sembra. L'auto è 'necessaria' per correre al lavoro, a scuola, e a sbrigare mille altre faccende: ci siamo talmente complicati la vita che dobbiamo per forza correre, non c'è altra possibilità. Ma così lo stress assorbe tutte le nostre energie, e non c'è più tempo o voglia di porsi domande su cose così 'intangibili' come la qualità della vita. Le cose importanti cedono il posto a quelle urgenti, e si continua a correre. Anche se poi, visto che anche gli altri come noi corrono, tutto si conclude con un bell'imbottigliamento, e nessuno va più da nessuna parte. Demenza da manuale.

Io sto rinunciando gradualmente all'auto. Uso quasi sempre la bicicletta. Mi piace l'idea che se voglio andare da qualche parte siano i miei muscoli a portarmici, non un motore che mi permette di non fare alcuno sforzo e fa sembrare tutto più facile. Ciò distorce il valore delle cose. La convinzione di potersi spostare comodamente e a buon mercato è un'illusione: il prezzo che paghiamo è di gran lunga superiore a quello pagato alla pompa. Il vero costo sta nell'inquinamento dell'aria che respiriamo, nel degrado dell'ambiente in cui viviamo, nel rapido prosciugamento delle risorse naturali.

Il guaio è che il prezzo dei combustibili viene stabilto unicamente sulla base di considerazioni di natura economica immediata, e mai comprensive di tutti i costi umani e ambientali nel senso più lato. Ciò costituisce una forma di miopia folle e criminale. Le riserve naturali di petrolio hanno impiegato intere ere geologiche per formarsi, e noi le abbiamo dilapidate nel giro di un paio di secoli. La natura non può sostenere questi ritmi forsennati: finiremo per pagare cara la nostra mancanza di buon senso.

Alla faccia del 'caro benzina' di cui la piccola gente si lamenta tanto, il prezzo dei combustibili dovrebbe in realtà essere dieci volte quello attuale. Se qualcuno avesse avuto questo buon senso tempo addietro oggi la nostre città avrebbero un aspetto ben diverso! Ma nessuno sarà mai in grado di proporre qualcosa del genere, non finché la popolazione rimane in gran parte composta di gente meschina, egoista e incapace di vedere al di là del proprio naso.

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