Il circo della vita

Cara Italia Ti scrivo…


Non per distrarmi un po’ come diceva una canzone ma per provare a capirci qualcosa.Qui tutti parlano di salvarti ma nessuno parla di salvare chi la Tua terra la calpesta.“Dobbiamo salvare l’Italia” dicono, urlano, ripetono..ridicolmente ne piangono…Nessuno che abbia detto “Dobbiamo salvare gli italiani!”Scusami cara Italia ma,  secondo me  non è semplice dialettica, non mi pare un fatto da poco, anzi.Senza di noi, Tuoi cittadini, Tu non esisti.Tu lo sai bene, ma loro, i nostri politici o politicanti che dir si voglia, mi pare lo sappiano molto meno.E’ una questione di rispetto, di proporzioni, di riempire di contenuto un messaggio ed un’azione.“Dobbiamo salvare l’Italia” dice Monti e poi aggiunge “ Gli Italiani devono fare sacrifici ma sono certo che capiranno”Perché, cara Italia, gli Italiani vengono tirati in ballo solo quando c’è da metter mano alle loro tasche? Facciamo due conti, Italia mia, per capire com’è che vogliono salvarTi (ribadisco: Te, mica NOI).Te intendono salvarTi, noi ucciderci: divertente dettaglio vero?Guarda come! -Aumento delle accise sui carburanti per la quinta volta in un anno. Gettito in entrata per le Tue casse, ma dissanguamento delle nostre. Il carburante è aumentato cinque volte in un anno…perché i nostri stipendi non sono aumentati, non dico di cinque, ma almeno di ¼?Se il carburante aumenta, non solo aumenta la benzina, aumentano i biglietti dei trasporti, aumentano i costi sui prodotti.Questo è favorire l’economia? Far circolare la moneta?Complimenti agli economisti allora! -Ritorna l’ICI sulla prima casa, che anche se cambia nome, è sempre la stessa tassa: aumento in entrata per le Tue casse, ma noi Italiani, che crediamo nel mattone, certo non ne siamo felici: paghiamo già così tante tasse che una delle poche cose buone del precedente governo, la togliamo??Effettivamente ci farà bene non percepire le nostre tredicesime per versarle nelle casse dello stato. Noi non faremo Natale, ma Tu ti salverai, giusto? -La riforma delle pensioni. Non so neanche più a quanti anni, secondo questa nuova riforma dovrò andare in pensione: 42? E non meno di 62?65?67?Io mi chiedo, cara Italia e correggimi se sbaglio, come sia possibile accumulare 40/42 anni di lavoro se oggi, a 30 anni sei ancora precario.Vuol dire lavorare fino ad oltre 70 anni? E tu, per tutti i miei 40 e passa anni di lavoro prendi i miei contributi…per restiuirmene una minima parte..praticamente in punta di morte?E allora, facciamo  una cosa, io la preferirei e come me chissà quanti Italiani: aboliamolo proprio il discorso pensione; mi togli tutti questi accidenti di contributi che ogni mese Ti verso e alla pensione ci penso io, da sola.Ti piace?Sono certa che a Te si, ma a loro, sempre loro, i nostri politicanti, no di certo!Non Ti chiedi come mai? -Maggiore flessibilità in uscita per i neoassunti: e questa, Italia mia, è proprio l’apoteosi! E già perché con l’immobilismo economico dovuto al rincaro di tutti i prezzi, la produzione certo non aumenterà, i vecchi, visti i nuovi tetti pensionistici non vanno in pensione…e, ciliegina sulla torta, i pochi neo assunti (quelli che devono accumulare i 40anni e passa di contributi per la pensione) li buttiamo fuori più facilmente! Ma non è bellissimo questo disegno?Ma chi l’ha fatto? Picasso??Io non ne vengo a capo.So solo che ogni giorno che passa mi vien sempre piùvoglia di trasferirmi all’estero e mi sento meno fortunato ad essere Italiano.E scusami se è poco!