Penelope in guerra

Egoismo


  
 …e come è facile ora lasciarsi andare ai ricordi,pur inciampando in qualche lacrima nascosta all’angolo della via,pur tra note di canzoni non più stonate…E come è bello riprendere in mano la matassa e a nodi sciolti riavvolgere lentamente il gomitolo,poi lasciarlo nuovamente scivolare tra le mani e ancora riavvolgerlo nell’attimo in cui ti senti tu,donna,pronta a volerlo fare…Senza impedimenti,senza altra persona da cui dipendere nell’attesa…un’attesa che aveva logorato Penelope,che aveva trasformato il suo carattere...talmente tanto che, ora ritrovandosi…le pareva impossibile aver potuto per amore…cambiare così…Ma la mano Divina esiste,e sicuramente Qualcuno, dall’alto,aveva sentito i suoi sospiri,visto il suo viso triste…la sua infelicità…Per poche briciole d’amore…aveva rinunciato a vivere la serenità di un mattino con nel risveglio il sorriso…aveva abbracciato notti insonni a cercare spiegazioni…Ora,tutto questo poteva davvero dirsi un capitolo chiuso…Pagine di un quaderno,non da dimenticare,perché nella vita tutto serve..ma sicuramente…da accantonare e un domani da rivedere con tenera dolcezza,accarezzandosi le gote,sorridendo di questo suo modo semplice di esserci…di questo suo aver voluto amare credendoci anche quando non vi era più nulla da aggiungere ad una storia…che più senso non aveva…perché con l’egoismo è inutile lottare,è inutile sperare…ed è impossibile da giustificare…