Penelopefallaguerra

Nero


Urla senza emettere alcun suono.Questo è il suo incubo ricorrente.Le dice che la sua anima è imprigionatache non trova la chiaveche l'ha persa in qualche cunicolo buio o troppo luminoso.Resta vigile, in allerta.Tesa, contesa tra la follia e il contegno.E' questo il momento in cui deve varcare la sogliaandare agli estremi sfiorare il limite.O tocca il fondo.E lei non tocca mai il fondoaltrimenti ci resta.Non trova la chiaveè incazzata nera.Non esce più da quiè chiusa dall'internonessuno aprirà la porta.Non ha più da sacrificare nulla sull'Altarenon una vergine sposa, non una consumata meretrice.Stati alterati di coscienzafuga pace tregua.Urla.Fra le braccia di qualcuno?Forse fra le gambe.Nel momento in cui il cuore batte così velocemente che lo sente nel cervello, prepotenteSilenzio.Può solo rallentare.Se la normalità non esistenon esiste la pazzia.Respira.