Penelopefallaguerra

L'amore in un selfie!


Il mio migliore amico mi ha confidato che"Mi sono scocciato di queste ragazze che vogliono essere chiamate, messaggiate, invitate!Non capisco ...ma se hanno voglia di vedermi e passare del tempo con me, perchè non alzano loro il telefono?E poi sta storia che danno per scontato che devo pagare io...lascia stare che io sono un gentiluomo e nessuna donna pagherà mai il conto quando è con me...ma comincia a darmi fastidio che non fanno nemmeno più il gesto. Lo danno per scontato!Basta!Io non voglio dare niente più" La mia migliore amica mi ha confidato che"Mi sono rotta di fare l'uomo, io voglio fare la donna...voglio essere corteggiata.Non devo chiamare io, voglio le attenzioni che una donna deve avere!Basta! Non sono più disposta a dare per prima" Concordi ma contrari.Forse è vero quel che dice l'analista di una mia amica.Nessuno è più disposto a dare, a darsi.Darsi all'altro fa paura, ognuno di noi si è chiuso forse in uno scrigno?Prima gli uomini rincorrevano le donne, poi le donne hanno rincorso gli uomini.Sembra che siamo al punto in cui ognuno va nella direzione opposta.I social aiutano questo processo. Fromm ne 'L'arte di amare' mi suggerisce uno spunto per riflettere sulla faccenda.Per la maggior parte delle persone amore vuol dire farsi amare, quindi il problema è legato all'oggetto dell'amore.Cerchiamo di farci amare, quindi di renderci amabili, attraverso il successo o il potere o la bellezza che tradotto ai giorni nostri sarebbe attraverso la popolarità sui social, i selfie che ci vedono in tiro, sorridenti, fra glitter e aperitivi.In realtà Amare è un'arte.Una facoltà.Il problema è legato non all'oggetto, ma alla funzione che l'amore ha per l'individuo.La consapevolezza di sè come individualità genera il senso di solitudine, l'amore rappresenta il modo più sano per risolvere il problema dell'isolamento.In questo senso forse i social sublimano e quindi aggirano il senso di solitudine. Thoughts in progress!