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COSTRUIRE O PIANTARE-DUE LIVELLI capIII

Post n°7 pubblicato il 25 Gennaio 2015 da pe_nelope
 

In 'Brida' P. Coelho affronta un tema molto delicato.

Lo definisco delicato perchè sono abbastanza folle da non definirlo fantasioso.

La ricerca dell'altra Parte di sè.

Se è vero che nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma, allora in questa vita noi siamo il rimpasto della terra.

Nel senso che in me ci sono parti di piante, alberi, nuvole,persone.

In questo senso questa è solo una delle mie vite

In questo senso: reincarnazione.

Dunque da qualche parte esiste almeno un'altra Parte di me.

  "Come posso essere certa che quella è l'altra mia Parte?"

   "Rischiando, commettendo errori e non smettendo mai di cercare" 

Io non ho mai smesso di cercare    (e di crederci?)

  Le streghe ed i maghi la riconoscono da un'aura, un luccichio negli occhi

  o un punto luminoso sulla spalla destra.

  E possono esserne certi" 

Io, sporca della cenere dell'ultimo falò, in cui ho incendiato una parte di me, non riesco più a vedere l'altra Parte.

O meglio di rischiare per Lei.  (Per me?)

E mi sento in difetto nei confronti di chi ancora rischia o ha trovato il coraggio di crederci ancora.

"Un testo anonimo della Tradizione afferma che, nel corso della prOpria esistenza, ogni essere umano può adottare due atteggiamenti: costruire o piantare.

I costruttori possono dilungarsi per anni nei loro compiti, ma arriva un giorno in cui terminano la loro opera.

A quel punto si fermano e il loro spazio risulta essere limitato dalle pareti che hanno eretto.

Quando la costruzione è finita la vita perde di significato.

Poi ci sono quelli che piantano, talvolta soffrono per le tempeste e le stagioni e raramente riposano .

Al contrario di un edificio, il giardino non smette mai di svilupparsi.

Esso richiede attenzione continua ma permette di vivere una grande avventura.

I giardinieri sapranno sempre riconoscersi l'un l'altro, perchè nella storia di ogni pianta c'è la crescita dlla Terra intera."

Questo mi fa pensare al concetto di livello che accennavo iu un precednte post.

A mano a mano che si avanza nella conoscenza di una persona, si condividono cose che aldilà delle definizioni, portano il rapporto ad un livello altro rispetto a quello di partenza.

Nella migliore delle ipotesi altro corrisponde a superiore e implica un grado di coinvlgimento più profondo.

Credo che quando un rapporto giunge a questo punto, sia bene mettere da parte i timori, le paure, i trend, e dirselo.

Altrimenti si rischia di andare in retromarcia

L'unica cosa che ha davvero senso definire e comunicare sono le emozioni.

La ricerca dell'altra Parte di sè è un viaggio innanzitutto in sè stessi e vale la pena intraprenderlo.

Bisogna innamorarsi ogni volta come se fosse la prima, senza pregiudizi, tanto ogni volta ci sembrerà diversa.

Perchè arriva sempre quel punto in cui ci si ricorda solo il bello ed è il segnale che si è guariti.

Ed è solo allora che siamo pronti a rifare lo stesso errore, perchè vivere l'innamorament è l'errore più emozionante della vita.

E' un miraclo della natura.

Che è una Creatrice perfetta.

Come quando fa in modo che l'organismo femminile produca un ormone dopo il parto che aiuta a dimenticare i dolori del travaglio, affinchè la donna non tema di mettere al mondo nuovamente.

Come di innamorarsi.

 
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Commenti al Post:
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 25/01/15 alle 10:05 via WEB
Mi piacciono i tuoi post. Ho un solo consiglio: smetti di leggere Coelho :-)
(Rispondi)
 
 
pe_nelope
pe_nelope il 25/01/15 alle 11:09 via WEB
Ciao e benvenuta! Mi ha fatto sorridere il tuo post! Si ho smesso...ho letto qualche suo libro che però devo ammettere di aver trovato piacevole. I libri mi fanno viaggiare e danno voce ai miei alterego. Non apprezzi Coelho? :-)
(Rispondi)
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 27/01/15 alle 07:51 via WEB
Ho letto un solo libro suo, che mi hanno regalato. Non ne ricordo nemmeno il titolo, tanto per dire quanto mi ha lasciato il segno. L'unica cosa che ricordo è la decisione che non ne avrei letti altri. Le citazioni tratte dai suoi scritti che pullulano nei profili mi sembrano in genere delle gran banalità ammantate di uno spiritualismo d'accatto.
(Rispondi)
 
 
 
 
pe_nelope
pe_nelope il 27/01/15 alle 11:53 via WEB
E' meraviglioso quanto il mondo sia vario, peccato non poter sapere il titolo di quell'unico libro, avrei potuto risponderti qualcosa di più attinente! :-)
(Rispondi)
 
Meme_nto
Meme_nto il 25/01/15 alle 13:58 via WEB
Al di là di "edifici" o "giardini", il fatto stesso di mettersi in discussione riguardo una certa completezza, è lo stimolo ad intraprendere una ricerca, che contempli "un nuoco inizio".
(Rispondi)
 
 
pe_nelope
pe_nelope il 25/01/15 alle 14:25 via WEB
Nessun uomo è un'Isola, intero in se stesso. John Donne
(Rispondi)
 
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LE BOLLICINE DENTRO

La classe non è acqua

ma nemmeno champagne.

Non importa cosa hai nel tuo bicchiere

ma il modo con cui porti il bicchiere alla bocca.

                                                     Penelope

 

NESSUN UOMO E' UN'ISOLA

Nessun uomo è un'Isola, intero in se stesso.

Ogni uomo è un pezzo del Continente, una parte della Terra.

Se una Zolla viene portata via dall'onda del Mare, la Terra ne è diminuita,

come se un Promontorio fosse stato al suo posto, o una Magione amica o la tua stessa Casa.

Ogni morte d'uomo mi diminusce, perchè io partecipo all'Umanità.

E così non mandare mai a chiedere per chi suona la Campana:

Essa suona per te.

                                                                                              John Donne

 

IDDIO SALVI L'IRONIA!

Tutte a lamentarsi che l'uomo non è più uomo

che è instabile, debole,confuso.

Lo abbiamo evirato.

Non dovrebbe meravigliarci che fa l'isterica!

                                                         P.

 

PARACELSO

Chiunque creda che tutti i frutti maturino contemporaneamente come le fragole, non sa nulla dell'uva!

 

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