Parole alla rovescia

mi presento


Due linee che tracciano un profilo riconoscibile.......una utopia! Raccontarsi, usando una manciatina di aggettivi,dando di noi stessi una immagine non troppo sfumata è una sfida persa in partenza,se non altro perchè ciascuno di noi ha caratteristiche non riscontrabili in nessun altro.Se dovessi improvvisarmi rittrattista di me stessa, con un carboncino,partirei dai contorni del viso, leggeri,come lo è il mio attraversare i giardini altrui,evitando di mutarne aspetto o destinazione d'uso;continuere con gli occhi, attenti e sorridenti,quando elementi esterni non li costringono a chiudersi per folate improvviseche portano soltanto polvere; proseguirei col naso,curioso e capriccioso, felice di annusare gli aromi variegati della vita;scivolerei sulla bocca, accesa e dispettosa,come il mio modo di pormi,vivace e ciarliero o chiuso e irremovibile ed infine;imbratterei il foglio con un mare di capelli, liberi e spettinati,come lo sono i miei pensieri, le mie speranze ed i miei sogni.A fine lavoro verrebbe fuori, sicuramente, qualcosa di poco sexy ma,certamente, di realistico!