Parole alla rovescia

Festa del papà


Sembrava che i miei colleghi si fossero messi d’accordo.Oggi,per la Festa del PapàMolti parlarono del loro padre .Sempre con affetto, con tristezza, con commozione.Li guardavo, commossa anch’io, li ascoltavo,partecipando alle loro emozioni.Alcuni, benché con i capelli grigi,si rappresentavano come piccoli bimbi sulle ginocchia di un padre grande, forte, come loro lo sentivano, che li abbracciava e li proteggeva.Altri lo ricordavano quando, giovanetti,li guidava con autorità e con una severità che ora benedivano.Poco a poco, nella mia immaginazione,la stanza del nostro ufficio si riempì dei tanti Papà ricordati,molti già scomparsi, altri ancora viventi,e tutti stavano alle spalle dei loro figli e delle loro figliee tenevano le mani sulle loro spalle, li proteggevano, li consigliavano,li aiutavano con i mezzi che avevano a disposizione, materiali e non,ed erano contenti di essere ricordati con tanto affetto,di essere presentati ai colleghi dell'ufficio,con tanta tenerezza e tanto rimpianto,e questi loro figli forse parlavano delle loro intime emozioniper la prima volta nella loro vita.E così io vedevo la stanza piena di persone amate,che non scompariranno mai dai nostri cuori e che sempresapranno consigliarci e guidarci nella nostra vita come hanno sempre fatto con le loro parole e con il loro esempio.Dimmi, cara Maria – la nostra direttrice – li hai visti anche tu,come li ho visti io?Credo di si,perché anche tu eri commossa ed avevi gli occhi lucentidi lacrime trattenute......
Non è il giorno non è una data Il tuo ricordo è impresso sempreNel mio cuore come molti momentiDella mia vita passati insieme a TeSei l’Angelo custode per me e i miei cariTi voglio tanto tanto bene papà...Marilena