PENSATI

Amittit merito proprium, qui alienium appetit


Giustamente perde il suo, chi desidera l'altrui (Fedro) Un cane stava portando un pezzo di carne in bocca, nuotando per attraversare il fiume. Vedendo l'ombra riflessa nell'acqua, credette di poterne afferrare un pezzo più grande, così aprì la bocca perdendo la sua carne vera per l'ombra finta. La morale della favola è quella espressa dalla sentenza riportata.(tratto da Il libro delle citazioni latine e greche - Oscar Mondadori)N.d.f.: Questa sentenza fa anche pensare a come spesso la realtà sensibile sia ingannata da fattori esterni e non coincida con la realtà vera e quindi non è sbagliato dire "bisogna indagare a fondo nelle cose che ci circondano per fa si che queste siano meno ingannevoli". (FolliaSolitaria)