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"Io vo' gridando Pace, Pace, Pace"

Post n°21 pubblicato il 08 Marzo 2013 da munus1954

Avevo intenzione di non scrivere più di politica sul mio blog, ma la situazione politica che percorriamo oggi  in Italia si sta facendo sempre più aspra e belligerante. Spero che chi abbia in mano le cosidette briglie del potere possa incomnciare a ragionare e scegliere la via del dialogo piuttosto che quello di una guerra mediatica che non sappiamo dove ci porti. Dobbiamo capire che siamo tutti cittadini che abbiamo eletto un governo democratico. Abbiamo perciò tutti gli stessi diritti e deleghiamo chi ha tempo e voglia, i parlamentari, di rappresentarci nelle regole che scandiscono la vita quotidiana. Purtroppo in questi ultimi tempi chi ci ha governato e governa si è dimenticato troppo spesso del cittadino attratto dal denaro o dalle lusinghe dei pochi che si sono prefissi di comandare in maniera impropria sugli altri. Ciò che secondo me si deve fare è di tornare ad essere onesti e ad applicare correttamente e in maniera giusta le leggi ispirate da una costituzione che è senza dubbio la migliore che esista al mondo. Torniamo dunque a quell'onestà e rettitudine civiche che impediscono ad un popolo di sprofondare nella barbarie o nei casi estremi in una guerra civile. Con il cuore pieno di amarezza e paura di ciò che può succedere, nel mio piccolo vi esorto con tutto il cuore con un verso del Petrarca a ricordare al popolo ialiano  " Io vo gridando Pace, Pace Pace".

                                                                                                           Munus1954

 
 
 

umanità e dialogo

Post n°20 pubblicato il 09 Ottobre 2012 da munus1954

Einstein, il grande scienzato, nelle  conferenze, ai suoi colleghi matematici affermava che essi potevano dimenticarsi i teoremi e gli assiomi, ma non il dialogo che porta all'umanità più profonda. Dialogo e umanità. Questi sono i valori che più contano nella civiltà di ogni popolo. Sono ancora presenti nella socirtà odierna? Penso che poca gente si interessi di considerare gli altri come persone uguali ase stessi. Basta uscire di casa e attraversare a piedi le strisce pedonali per capire il qualunquiso che c'è in più persone. Se non sei più che attento le auto che sfrecciano ad alta velocità ti invesstono. Se accenni a qualche reazione ti mandano a quel paese. Quando accendi la televisione e ascokti i politici discorrere senti che parlano da soli andando avanti nei propri discorsi disinteressandosi degli interlocutori non cambiando minimamente le proprie idee. Le persone tendono a non accettare i pensieri degli altri, soprattutto se migliori commettendo sbagli che fanno pagare a tutta la nazione. I principi sui quali abbiamo fondato la nostra nazione, Dio, Patria, Famiglia, sono ridotti a miti e sostituiti da un'altra divinità, il danaro considerato, pur essendo solo un mezzo, principio e fine della civiltà in cui viviamo. Anche i fini per raggiungere questo scopo sono cambiati, La lealtà viene sostituita dal tradimento, l'onestà dalla corruzione, e la religione da un pragmatismo materiale. Il tunnel nel quale è entrata la civiltà mondiale non è solo di natura economica, ma soprattutto umanitaria. Se continueremo di questo passo non occorreranno mesi o anni per rivedere la luce, ma secoli. L'umanità si scannerà e sistruggerà fino a quando idee innovative   valide si sostituiranno allo sfacelo procurato e forse l'uomo si salverà riscoprendo, sempre negli antichi valori, una nuova civiltà basata otre che sui valori sopra descritti, sull'amore e su una pace vera. Non come quella di oggi costruita con le armi, ma sulla fratellanza, uguaglianza e libertà.  

 
 
 

La morale esiste ancora?

Post n°19 pubblicato il 24 Settembre 2012 da munus1954

 

Cos'è la morale per un uomo? E' il comportamento che  deve avere riguardo alla società in cui vive. Non dando scandalo, ma sottoponendosi  alle leggi naturali, politiche e religiose, obbedendo ai principi che regolano la libertà di ogni uomo, che sono in genere riguardanti Dio, Patria, Famiglia e Stato. In ogni tempo essi sono stati trasgrediti, perchè l'uomo è portato verso le azioni che comportano il libertismo più sfrenato facendosi beffe dei costumi in uso nelle varie epoche. Non sono stati però mai trasgrediti come ai giorni nostri. Dio non esiste quasi più e anche chi dice di credere usa il pretesto della fede per mascherare i propri comodi che usa appena uscito di chiesa, sostituendo la spiritualità con il Dio Danaro e l'amore con l'indifferenza verso il prossimo. I politici diventano il vero problema del paese in cui vivono. Si arricchiscono col denaro pubblico e deridono e condannano chi ancora cerca di fare il proprio dovere cercando di salvare i resti dello sfacelo procurato. L'insicurezza a causa loro regna sovrana e molte persone si tolgono la vita dalla disperazione perchè si vedono costretti a chiudere l'azienda o perdono il posto di lavoro, unico sostentamento alla loro salvezza. Per distruggere totalmente quello che la Storia ha costruito i politici hanno inventato la parola globalizzazione togliendo alla popolazione l'orgoglio di appartenere ad una Patria, ad una etnia che ha costruito le civiltà passate e presenti. La famiglia non esiste più. Troppi divorzi e per cause inesistenti disperdono i figli dai loro genitori, uniche persone che li possono veramente ricoprire di amore. Lo Stato, qualora esista ancora, non può sostituire il nido dove i piccoli imparano dai genitori l'educazione naturale, che solo essi possono dare, che è alla base di qualsiasi comportamento sociale vivente e preparare il volo dei piccoli nella vita futura. Il racconto di oggi ha  per titolo 

LA vita dispendiosa di re Leone e delle Iene sue amiche.

nella profonda ed assolata savana africana gli animali decisero di eleggere a loro capo un bellissimo leone. Era poderoso, con una musscolatura da invidiare a chiunque, ma riguardo a cervello ne aveva molto poco. Costretto ad eleggere un governo che lo rappresentasse comiciò a guardarsi attorno e vedendo le iene che schiamazzavano e sembravano ridere quando latravano le credette intelligenti e decise di eleggerle  suoi ministri. Per un po' di tempo sembrava che fossero adatte al compito assegnato stando molto attente ai problemi dei loro simili. Tutti gli animali si fidarono di loro e si diedero ai lavori quotidiani. Le Iene confidando nella fiducia del leone cominciarono a sperperare il cibo che doveva servire a sfamare tutti. Le provviste finirono. Il branco cominciò a ribellarsi. Il leone si accorse di aver sbagliato a dar loro tanta figucia e le allontanò. Però la situazione si risolse nel peggiore dei modi. Per non essere sbranato dovette fuggire anche lui. Tutto questo rispecchia la situazione che oggi il mondo sta vivendo e la fine che farà, Se continuerà di questo passo, non saràmolto allegra.

 
 
 

equità

Post n°18 pubblicato il 30 Maggio 2012 da munus1954

Riprendo dopo tanto tempo a srivere perchè la parola equità presentata da questo governo non è daccordo con la costituzione. Creerebbe cittadini di serie A e cittadini di serie B. La parola equità significa che ogni cittadino va rispettato in maniera  eguale, ricco o povero che sia. Il ricco ha di più e deve pagare di più. Non deve inoltre evadere impunemente le tasse. E' il popolo che gli ha permesso i suoi agi, quindi dovrebbe accollarsi anche le tasse chi non può pagare. Questo vuol dire equità!Invece i ricchi, e lo vediamo dagli stessi parlamentari, fan pagare le tasse solo al povero creando forti disparità sociali. il guaio è però che a furia di tirare la corda questa si spezza e si rischia di cadere tutti, ricchi e poveri, nel baratro della miseria più nera. Il racconto che abbino stavolta ha per titolo

Il re Leone. 

Nelle bellissime terre africane molto tempo fa gli animali vivevano felici e contenti nel loro territorio governati da un re leone molto saggio. Interpretava le leggi della foresta in maniera equa facendo rispettare a tutti le leggi. Quando venne a mancare, per vecchiaia, lo sostituì il figlio che bramoso di cambiamento, come lo sono di solito i giovani, cominciò a dire che la parola equità non poteva essere estesa a tutti, ma limitata agli animali più grossi e forti. Tutti gli alri dovevano obbedire portando loro come tassa le prede migliori. per un po' tutto funzionò a meraviglia, poi cominciarono litigare e perciò a indebolirsi, fino a quando un branco di animali di un territorio vicino, spinti dalla fame li invasero e li costrinsero ad obbedire. A nulla valsero i rimpianti del tempo passato, perchè se si erano indeboliti era per il nuovo significato che avevano dato alla parola equità.

 
 
 

equità

Post n°17 pubblicato il 20 Novembre 2011 da munus1954

Equità! magnifica parola usata dai politici per dire che davanti alla politica siamo tutti uguali! Niente di più sbagliato. Il nuovo governo italiano insediatosi qualche giorno fa promette sacrifici per sanare il debito pubblico accumulatosi negli anni in parti uguali per tutti. Non credo ad una parola di ciò che è stato promesso. Sciorinando il suo programma ha parlato di molte cose, ma per esempio si è dimenticato di parlare di Patrimoniale, la tassa da addebitare a chi ha di più. E' già da un po' di tempo che vedo persone che percependo una misera pensione, per sfamarsi frugano nei bidoni della spazzatura o girano per i supermercati per ore prima di comprare un solo panino per sfamare se stessi oppure anche la moglie e qualche volta un figlio che ha perso il lavoro. Sicuramente sono questi che pagano le tasse, non quelli che sfrecciano per le strade con macchine lussuose, riempiono i ristoranti costosi e attraccano con i loro barconi che sembrano navi di lusso nei paesi esotici. Questi trovano sempre il modo di evaderle, molto spesso conniventi con gli stessi governanti.  Non hanno capito che ormai il popolo è stato spennato troppo e prima di morire di fame, secondo un pricipio natuale che si basa sul diritto alla vita che supera quello politico, si ribella. L'ingiustizia esiste da quando è cominciato il mondo e credo che l'uguaglianza, la fraternità e libertà, fondamento di un popolo libero, sia solo un'utopia. Però bisogna cercare di avvicinarsi il più possibile. Il racconto di oggi pone la sua morale proprio sulla parola equità.

L'equità del governante

Nella calda savana africana vivevano in pace animali di ogni tipo che liberamente pascolavano o cacciavano  per sopravvivere. Per molto tempo, siccome gli spazi erano ampi, vagavano in libertà pensando ognuno alla propria esistenza. Col passare del tempo però, quando il cibo cominciava a scarseggiare, divennero agrsssivi fra di loro e cominciarono a derubarsi di qualsiasi cosa o ad uccidere per possedere. i più forti distrugevano i più deboli. Per mettere fine a tale disordine, decisero di eleggere un capo per difenderli e per istaurare un periodo di tranquillità basato su delle leggi eque. Decisero di eleggere un leone che con la sua forza li avrebbe difesi e con le sue leggi li avrebbe resi uguali. Il giorno dell'incoronazione il felino cominciò il discorso dicendo che ogni cosa apparteneva a lui e ai suoi simili perchè  più forti e ricchi e al branco non rimaneva altro che obbedire. Gli animali così si trovarono peggio di prima e senza una via di uscita rischiando per la prima volta di morire di fame. Questo racconto mira a fare capire, a chi ha la pazienza di leggerlo, che la propria libertà  non bisogna affidarla agli altri, ma ognuno la deve costruire e difendere soprattutto contro chi usa parole bugiarde per meglio toglierla.

 
 
 
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Un blog di: munus1954
Data di creazione: 25/08/2010
 

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