C'è un tempo per ridere, come nello scorso post, e un tempo per essere seri, come in questo caso.Io sono una vecchia carampana, non ho figli, solo adorabili cani; ma sono stata precaria, per ben dieci anni; ho passato anch'io i miei Natali a manifestare di fronte a Montecitorio, rivendicando il mio diritto ad avere un posto di lavoro sicuro; ho fatto anch'io le mie lotte contro l'emarginazione e il nepotismo e il clientelismo imperanti nel mio posto di lavoro. Ed ora che sono ormai in pensione e dovrei godermi la mia serena vecchiaia, mentre ancora mi emarginano ed insinuano che sono di troppo e dovrei gentilmente togliermi definitivamente dai piedi, IO RIVENDICO IL DIRITTO DI ESSERE INDIGNATA: indignata contro il malaffare della politica, che senza più pudore compra i voti a suon di sottosegretariati e lo fa apertamente, alla luce del sole; indignata contro i veri ricchi che (ed è questo l'aspetto più terribile della questione) non pagano le tasse non perché le evadano, ma perché il potere permette loro di non pagarle con mille cavilli e scappatoie; indignata contro coloro che, dominando le borse, in realtà dominano il mondo tutto, creando e disfacendo effimeri imperi virtuali con una semplice telefonata, senza neanche pensare che, così facendo, dispongono della vita di interi continenti; indignata contro lo strapotere delle Banche che ad individui come quelli che ho appena descritto offrono anonimato, facilitazioni, ponti d'oro, mentre sono pronte a rovinare la vita di chi, magari involontariamente, va in rosso di pochi euro sul proprio contocorrente, probabilmente per mangiare, o non paga una rata del mutuo, gonfiato ad arte dalle Banche stesse fino a renderlo insostenibile; indignata contro tutti coloro che, appena si sono ritagliati un sia pur infinitesimale frustulo di potere, ne abusano nei confronti dei malcapitati e inermi cittadini (e ciò vale dall'ultimo usciere fino alle più alte cariche dello Stato e del Governo); indignata contro la corruzione e la mafia che dilaga e si insinua in ogni angolo del tessuto sociale, vanificandolo; indignata anche contro la magistratura, o meglio contro un certo tipo di magistratura che è lontana anni luce dall'essere imparziale e non asservita al potere.Lasciatemi almeno questo, dato che non ho più l'età per scendere in piazza a gridare il mio dissenso: la libertà di essere indignata e di partecipare almeno col cuore la mia solidarietà a chi, più giovane di me, si può ancora permettere di andare a manifestare pacificamente: ecco l'ultima indignazione, contro coloro che, perpetrando violenze, tentano, prezzolati dal potere, di screditare la libera manifestazione di questa indignazione.
Rivendico il diritto di essere indignata
C'è un tempo per ridere, come nello scorso post, e un tempo per essere seri, come in questo caso.Io sono una vecchia carampana, non ho figli, solo adorabili cani; ma sono stata precaria, per ben dieci anni; ho passato anch'io i miei Natali a manifestare di fronte a Montecitorio, rivendicando il mio diritto ad avere un posto di lavoro sicuro; ho fatto anch'io le mie lotte contro l'emarginazione e il nepotismo e il clientelismo imperanti nel mio posto di lavoro. Ed ora che sono ormai in pensione e dovrei godermi la mia serena vecchiaia, mentre ancora mi emarginano ed insinuano che sono di troppo e dovrei gentilmente togliermi definitivamente dai piedi, IO RIVENDICO IL DIRITTO DI ESSERE INDIGNATA: indignata contro il malaffare della politica, che senza più pudore compra i voti a suon di sottosegretariati e lo fa apertamente, alla luce del sole; indignata contro i veri ricchi che (ed è questo l'aspetto più terribile della questione) non pagano le tasse non perché le evadano, ma perché il potere permette loro di non pagarle con mille cavilli e scappatoie; indignata contro coloro che, dominando le borse, in realtà dominano il mondo tutto, creando e disfacendo effimeri imperi virtuali con una semplice telefonata, senza neanche pensare che, così facendo, dispongono della vita di interi continenti; indignata contro lo strapotere delle Banche che ad individui come quelli che ho appena descritto offrono anonimato, facilitazioni, ponti d'oro, mentre sono pronte a rovinare la vita di chi, magari involontariamente, va in rosso di pochi euro sul proprio contocorrente, probabilmente per mangiare, o non paga una rata del mutuo, gonfiato ad arte dalle Banche stesse fino a renderlo insostenibile; indignata contro tutti coloro che, appena si sono ritagliati un sia pur infinitesimale frustulo di potere, ne abusano nei confronti dei malcapitati e inermi cittadini (e ciò vale dall'ultimo usciere fino alle più alte cariche dello Stato e del Governo); indignata contro la corruzione e la mafia che dilaga e si insinua in ogni angolo del tessuto sociale, vanificandolo; indignata anche contro la magistratura, o meglio contro un certo tipo di magistratura che è lontana anni luce dall'essere imparziale e non asservita al potere.Lasciatemi almeno questo, dato che non ho più l'età per scendere in piazza a gridare il mio dissenso: la libertà di essere indignata e di partecipare almeno col cuore la mia solidarietà a chi, più giovane di me, si può ancora permettere di andare a manifestare pacificamente: ecco l'ultima indignazione, contro coloro che, perpetrando violenze, tentano, prezzolati dal potere, di screditare la libera manifestazione di questa indignazione.