Ho ricevuto, a firma, nientepopodimenoche, come direbbe mio padre, del rettore de "La Sapienza" di Roma un invito per lunedì prossimo per ricevere, in pompa magna, nell'Aula Magna, appunto, la medaglia d'argento al valore....lavorativo ! A parte il fatto che debbo ancora decidere se è un macabro scherzo o il massimo dell'ipocrisia, ammettendo per un momento che sia vero, poiché ho escluso a priori di poter andare a ritirarla col vestito della festa, tra sorrisi ipocriti e ringraziamenti ancor più ipocriti, non so decidere tra queste due strategie: 1) ignorare completamente la cosa, aspettando che, per esempio, mi venga spedita la medaglia per rimandarla debitamente al mittente; 2) andare e al momento di riceverla dir loro finalmente in modo esplicito, dove debbano mettersela e rifiutarla coram populo. Poiché, tutto sommato, sono sempre una signora, penso che sceglierò il silenzio e cioè l'opzione 1), che tra l'altro è meno dispendiosa: sarebbe la terza volta in tre settimane che vado a Roma, sempre per incombenze odiose, e sono arcistufa di lasciare da soli i miei adorati, i quali, sentendo il nervosismo della padrona, raddoppiano le monellerie e le zuffe perché la mia attenzione rimanga focalizzata su di loro.
NON SO CHE FARE.....
Ho ricevuto, a firma, nientepopodimenoche, come direbbe mio padre, del rettore de "La Sapienza" di Roma un invito per lunedì prossimo per ricevere, in pompa magna, nell'Aula Magna, appunto, la medaglia d'argento al valore....lavorativo ! A parte il fatto che debbo ancora decidere se è un macabro scherzo o il massimo dell'ipocrisia, ammettendo per un momento che sia vero, poiché ho escluso a priori di poter andare a ritirarla col vestito della festa, tra sorrisi ipocriti e ringraziamenti ancor più ipocriti, non so decidere tra queste due strategie: 1) ignorare completamente la cosa, aspettando che, per esempio, mi venga spedita la medaglia per rimandarla debitamente al mittente; 2) andare e al momento di riceverla dir loro finalmente in modo esplicito, dove debbano mettersela e rifiutarla coram populo. Poiché, tutto sommato, sono sempre una signora, penso che sceglierò il silenzio e cioè l'opzione 1), che tra l'altro è meno dispendiosa: sarebbe la terza volta in tre settimane che vado a Roma, sempre per incombenze odiose, e sono arcistufa di lasciare da soli i miei adorati, i quali, sentendo il nervosismo della padrona, raddoppiano le monellerie e le zuffe perché la mia attenzione rimanga focalizzata su di loro.