LA VITA DIPINTA

L'imperscrutabile disegno


                               
  Quando mio fratello, all’età di 27 anni, se ne andò, non mi salutò ma aspettò che io lo rintracciassi, seguendo il suo odore, o l’odore dell’ineluttabilità che s’insinuò nella mia mente, e quando lo ritrovai non poteva dirmi più nulla.   Non mi disse nulla, non mi tranquillizzò come era solito fare quando ero spaventato.   Mio fratello si limitò a restarsene immobile, muto, svuotato della sua giovane e forte vita, e, mentre lo accarezzavo, il mio sangue si polverizzò e il mio cuore implose.   Durante questi quindici anni ho sempre continuato a cercarlo, nelle cose che mi lasciò, nei ricordi delle risate sguaiate quanto cristalline di cui era capace, avvenute, forse, in un’altra vita.    Qualcuno disse che tutto era avvenuto per la volontà “superiore” del “Signore” secondo un imperscrutabile disegno e per un fine ultimo e superiore.   Qualcuno, quindi, aveva previsto tutto e aveva mosso i fili fin dall’inizio.   Mia madre accettò la volontà divina e, con questa, si consolò per non impazzire.   Io, immerso nelle più buie profondità del dolore, avevo bisogno di pensare, di spiegarmi le cose, di capire il perché delle cose, se un perché esisteva.   Ed eccomi a cercare di scrutare l’imperscrutabile, a cercare Dio in quello che è accaduto a mio fratello, a mio padre, ………………….ai milioni di bambini che muoiono ogni giorno, che si spengono in un attimo, come candeline su una torta che non assaggeranno mai.   Ho vagato per anni tra i miei pensieri e le mie emozioni, tra i pensieri degli altri e tra le loro convinzioni; Ho camminato a lungo tra le preghiere imparate a memoria da millenni e le lacrime asciugate solo dal tempo e non ho trovato nessuno che possa fregiarsi del titolo di “Dio”.   Ho trovato solo supposizioni e presunzioni......