Il 15 settembre scorso, il nostro presidente della repubblica, chiamamola ancora cosi`, ha rifiutato la concessione della grazia a Renato Vallanzasca. Non mi metto a raccontare la storia del bel Rene` perche`e`nota, mi soffermo sulla disparita`di trattamento dei media e dell`uomo. Non mi permetto di entrare nel merito sulla giustezza di concedere la grazia ma voglio sottileneare la scarsa risultanza data alla notizia. Evidentemente Vallanzasca non e`Sofri, gode di ottima salute e non lavora nella biblioteca della Normale a Pisa, non e`uno stimato intellettuale ne`tantomeno deve avere amici fidati ma un relitto degli anni 70 che deve continuare a scontare la sua pena per quello che ha fatto di illegale nella sua vita. Due cose pero` hanno in comune..essere stati condannati in nome del popolo italiano dopo un regolare processo (magari la critica si puo`incentrare sulla diacronicita`del medesimo) e nessun cenno di "pentimento" su quello per cui sono stati condannati....e`storia e non interpretazione della stessa...i familiari delle loro vittime hanno sofferto nella stessa egual misura, sia chi e`stato ucciso per mano realmente proletaria, sia per mano controborghese...ma la notizia e`passata in sordina...taciuta...perche`?..vorrei sapere cosa ne pensate....
GRAZIA
Il 15 settembre scorso, il nostro presidente della repubblica, chiamamola ancora cosi`, ha rifiutato la concessione della grazia a Renato Vallanzasca. Non mi metto a raccontare la storia del bel Rene` perche`e`nota, mi soffermo sulla disparita`di trattamento dei media e dell`uomo. Non mi permetto di entrare nel merito sulla giustezza di concedere la grazia ma voglio sottileneare la scarsa risultanza data alla notizia. Evidentemente Vallanzasca non e`Sofri, gode di ottima salute e non lavora nella biblioteca della Normale a Pisa, non e`uno stimato intellettuale ne`tantomeno deve avere amici fidati ma un relitto degli anni 70 che deve continuare a scontare la sua pena per quello che ha fatto di illegale nella sua vita. Due cose pero` hanno in comune..essere stati condannati in nome del popolo italiano dopo un regolare processo (magari la critica si puo`incentrare sulla diacronicita`del medesimo) e nessun cenno di "pentimento" su quello per cui sono stati condannati....e`storia e non interpretazione della stessa...i familiari delle loro vittime hanno sofferto nella stessa egual misura, sia chi e`stato ucciso per mano realmente proletaria, sia per mano controborghese...ma la notizia e`passata in sordina...taciuta...perche`?..vorrei sapere cosa ne pensate....