Pensieri di vento

L`OMBRA DI EDIPO parte 1


In vari studi sull’Edipo Re  si e` voluto recuperare la lettura freudiana della tragedia sofoclea per mostrare quale validità essa possa assumere anche alla luce della moderna ricerca scientifica in ambito sia filologico, sia di storia del teatro classico.Qui si parla di Freud, ma non solo, di psicoanalisi e di psicologia, proprio perché le ritengo una delle chiavi di lettura più appropriate dell’opera di Sofocle.Il taglio di questi post ovviamente,  non toccherà tutti gli argomenti a riguardo.
Certo mi pare limitativo parlare solo di Freud, anche se il suo contributo di pensiero è innegabilmente superiore a quello di altri studiosi della stessa disciplina e queste brevi righe vogliono però anche soffermarsi sulla interpretazione di Edipo data in particolare da Fromm che bene si integra con quanto detto sino a questo momento ed offrire alcuni cenni sul pensiero junghiano spesso tralasciato ma degno e denso di opportunità speculative.E’ pacifico ormai attribuire a Freud, al pari di Copernico e di Darwin, il ruolo di “scardinatore” del pensiero di fin de siècle. Mi sembra anche fuorviante categorizzare Freud e definirlo entro schemi o appunto “categorie” di pensiero in quanto la sua “scoperta” è a tutt’oggi in fase di continua evoluzione e pertanto pur sistematizzata, soggetta a perfettibile definizione.Un positivista, un uomo dei lumi, certo; a me piace ricordarlo come sovvertitore del pensiero e del sapere .Nell’accostarmi allo studio dell’Edipo Re, mi sono imbattuto da subito in una sorta di processo contro l’interpretazione freudiana del testo, una caccia alle streghe più distruttiva che costruttiva.
Il procedimento freudiano parte da un assunto di base ipotetico soggettivo che viene oggettivato aprioristicamente e si autoconferma nella lettura del dramma. Si tratta di un semplice dato di fatto, innegabile. Il problema nasce quando si vuole attribuire l’esistenza nell’Edipo Re, del complesso omonimo, ritenendo inscindibile l’universalità del medesimo, trasponendo una storia nella “Storia”.Uno studio della Traverso ha posto in luce e ricostruito adeguatamente i rapporti tra Freud ed il mondo classico su cui si è formato, mettendo in evidenza limiti e pregi dell’indagine scientifica del Maestro.Nell’accanimento contro la lettura freudiana, si perde spesso il filo della realtà interpretativa e nell’uso che Freud ha fatto del dramma.Da un certo punto di vista, si può tranquillamente affermare che ognuno dei seguenti modelli interpretativi contiene in sé, presentando così l’ennesimo paradosso, una corretta visione della tragedia :1. L’incesto e il parricidio sono l’elemento principale del dramma2. Edipo li compie ma non è colpevole di essi3. L’Edipo re è una tragedia del fato4. L’inferenza degli dei è preponderante5. L’Edipo re è una tragedia politica6. Edipo non ha colpa7. Edipo è un tiranno8. Edipo è un re9. Edipo è una vittima10. Edipo è colpevole11. L’Edipo re è una tragedia in cui lo spettatore si identifica12. L’organizzazione del dramma è simile al percorso di un’analisi13. Edipo non ha complesso14. Edipo è una rappresentazione simbolica delle strutture societarie15. Edipo rappresenta il destino dell’uomo
Ognuno di questi 15 punti è vero come vero è il suo contrario. Eppure quelli che ho sopra enucleato rappresentano i principali studi critici ed interpretazioni intorno alla tragedia sofoclea che sono stati fatti .Questi punti che sembrano far parte del gioco dei paradossi, contengono tutti quanti una verità, che essa sia storica o narrativa resta tutto soggettivo.Dobbiamo adesso tornare a Freud per completare il quadro in cui nasce, si sviluppa e viene proposto alla comunità scientifica prima, all’umanità poi, il pensiero “edipico” e mostrare anche la vera natura spesso travisata o non conosciuta appieno anche dai critici più feroci e di parte.....(CONTINUA)