Pensieri di vento

CRUDELE SILENZITUDINE


Il nome di Artaud e`legato in maniera indissolubile al teatro...ricordo con piacere un corso di storia del teatro che spaziava da Artaud a Peter Brook...approcciarsi all`opera aschematica del marsigliese e`cosa affascinante....qui pero`voglio accennare ad una parte quasi sconosciuta del lavoro di Artaud.....la lettura dell`Artaud poeta  e`prodromica ad una maggior comprensione della complessa visione dell`arte teatrale e non solo....
Antonin fu realmente animo contrastato, fu internato per anni in manicomio e sottoposto alle terribili cure dell`elettroshock....tant`e`che ancora oggi ci sono dei gruppi di antipsichiatria che portano il suo nome....ma Artaud non fingeva un "ruolo", al pari dei suoi compagni della corrente surrealista come Breton o Aragon, viveva con totale scomposizione mentale il quotidiano...cambio`idee letterarie svariate volte...visse scisso dalla realta`.....qui propongo alcuni versi tratti dalle "prime poesie" databili dal 1913 al 1923, in cui la forza del surrealismo iniziava ad emergere....ma dalla lettura si scopre anche una parte piu`profonda, sensibile, "crudele" utilizzando un gioco di parole teatrale....PENDOLO...in sentieri infiniti di cieli incrociati
che nell`acqua del silenzio questa pietra e`gettata,questa pietra sonora nell`attesa e nel dubbio......e il tempo passa, veloce in queste festivita`che si avvicinano unendo felicita` e tristezza in un vago senso di "silenzitudine"..'ho passato la vita a chiedermi se fosse tutto sbagliato in me, il mio modo di pensare di sentire e di parlare nel silenzio'... questa frase  mi accompagna da tempo....SILENZIO...questo vecchio che mi ricorda un vecchio silenziomentre un organetto riempie la piazza immensadi una luna irrorata da fiumi proibiti....e poi forse nel nostro non capire niente abbiamo unaLOGICA SEGRETA..Sul confine di una sofferenzaai margini di un muto dolores`installa il castello segretodove la cenere del cuore si espande....e in tutta la confusione dentro, adesso che si inizia lentamente a capire che cosa fare "da grande" si muove, rimuove, sbalza, innalza scompone e ricompone LA MAREA...qui voglio piantare una penna viva.
Che sui vostri volti scintillanti iscrivamiraggi marini,il segno che vi rendela liberta`nei pascoli del mio sangue