Nella cosidetta "generazione del 27", piu`di una analogia lega il nome di Salinas a quello dell`amico Jorge Guillen.
Entrambi professori ed esiliati, accomunati spesso dalla medesima ricerca della purezza lirica al di fuori della sperimentazione surrealista...la sua opera poetica, divisa per lo piu`in tre cicli, Cantico-Clamor-Homenaje, e`stata pubblicata dal poeta in una sola opera unitaria dal titolo Aire nuestro...anche se ad essa poi sono seguiti altri due libri, Y otros poemas e Final....la continua ricerca lo porta a scrivere poesie bellissime in cui una disciplina dell`immaginazione rende i versi pieni, vivi....riesce a conciliare la passione con l`ordine....propongo qui una poesia intitolata El hondo sueno, Il profondo sogno....inizata nel 1930 e successivamente rielaborata apparve nel 1936 in Cantico.....Questo sognar da solo..Se improvvisala tua vita sorgesse sull`attesa!Ma dove sto cadendo? Primavera,
nel frattempo, dilapida il suo aromaintorno a me e nella caduta sfugge.Quanto si affretta solitariamente-e c`e`la notte li`, mutando fuori-la gravita`di un`inerme brama!Ma un tale soffocare dentro il vuototerminera`.Godro`di apparizioniche freneranno il vergognoso intentodi colmar la tua assenza col delirio.Realta`,realta`, non mi lasciareper sognare meglio il profondo sogno.....ovvero l`assenza con il sogno..per cui l`anima necessita della realta`per non essere sola sognando....che ne dite?
