Pensieri di vento

IL GIORNO DELLE DIMENTICANZE


Tanti amici, tanti post oggi per ricordare...giorno della memoria...ma ogni giorno ci sono memorie...capovolgiamo il concetto...il giorno delle dimenticanze...e la memoria collettiva si  obnublia...non voglio citare Levi o altri autori straconosciuti....non mi dilungo in molte parole...vi lascio con una poesia del norvegese Hauge e facendo un'eccezione postando prosa, con un racconto di Alma, racconto dedicato allo sterminio degli Indios e l'importanza del nome per gli uomini...nomi e non numeri... scritto proprio per non dimenticare la shoah........LA TUA STRADANessuno ha segnato la strada
che tu devi percorrereverso l'ignotoverso l'incerto.Questa è la tua stradaSolo tu puoi percorrerla.E non puoi tornare indietro.E non segni la strada,nemmeno tu.E il vento cancella le tue improntesulla montagna desertaTRIGONOLITAIo sono un trigonolita.
Ho vissuto.Sono stato sepolto.Luna Calderon, Morban Laucer, Jimenez Lambertus (mio amico e maestro), mi hanno riportato a voi.Hanno scavato e cavato.Passate dunque davanti a me e sorridete delle mie forme. Triangolo magico.Adorato.Dicevano di me.Mi ricordo tanti nomi, i nomi sono persone cose luoghi memoria che comprende tutto e una parola è tre e molto di più. Machinech, Cacivaquel, Guarionex, Gamanacoal.I nomi vanno rispettati.Adesso sfilate davanti a me e siete ridicoli, non mi interessano i vostri commenti, i vostri semi nomi sono nuvole portate da un vento forte che le spinge verso un niente.Parlate senza rispetto come chi vi ha preceduto.Nomi senza onore, Velasquez, Cristobal, nomi dall’Estremadura. Nomi nobili. Hidalgos.Predatori e quella maledetta croce.Croce che portava lettere ma non era un nome.I nomi sono storia e la storia la scrive chi può farla ascoltare.Sepolto per cinque100 anni.
Un nome immondo che recitava nenie in una lingua incomprensibile.Stavo lì.Mi seppellivano spesso perché rendevo fertile e gravida la terra e mi orinavano addosso per dissetarmi.La croce seguì la mia strada e furono tutti impiccati.Il loro nome finì nell’oblio nel labirinto di morte che ogni innovazione porta.Il loro nome non fu più scandito e per me era tesoro e scrigno alba e tramonto brezza e tempesta.Fui sepolto senza darmi una possibilità.E voi volti senza nome, perché non meritate di averlo, con la croce sul petto venite a vedermi, passate davanti a me e sorridete delle mie forme.Io sono stato un nome.
Io sono un nome.Io sono un trigonolita.I nomi vanno rispettati.