Nelle "lezioni" che tengo ai miei ragazzi del laboratorio di poesia, cerco sempre di mostrare loro le varie direzioni dei versi. Staccando dai canoni ristretti e miseri dei programmi scolastici dove la lirica viene affondata e mummificata, cerchiamo insieme di abbattere gli schemi, mentali soprattutto, per far affiorare le parole....credo che la poesia sia come un punto geometrico...
è un "ogniluogo" o meglio un "ognidove"...dal punto passano infinite rette...ovvero le poesie, che si sfiorano si uniscono si allacciano...vanno a creare strutture simili ad un ipertesto....e le letterature si collegano tra loro..non esiste una poesia italiana o francese o tedesca, staccate dai loro parallelismi e congiunture...questo ognidove porta ad un "nessundove" che non è termine negativo...è luogo infinito dove la poesia si rigenera con la poesia...la poesia rinasce ogni qual volta viene letta e scritta...rielaborata,gettata e ripresa......J.Q. una prefazista,scrittrice e arguta critica che adoro, ha colto una differenzazione tra gli scribacchini di versi...ovvero sostiene, tra il serio e il faceto, che esistono due categorie...i semplici e gli intorcinati...a mio avviso anche nei lettori si può fare la medesima suddivisione...il concetto è palese...la stessa cosa assume valenze diverse anche secondo la chiarezza espositiva...tra i semplci è da includere una figura del 900 italiano adesso trascurata, Sandro Penna....
figura sempre ai margini del mondo letterario da salotto, ha lasciato una produzione in versi vasta e la sua figura e fama è stata soprattutto alla fine degli anni 60 un vero e proprio fenomeno di elite.....Penna si è dichiarato "poeta esclusivo d'amore" ma ciò che risalta non è tanto l'omoeroticità ma da un punto di vista formale la perfetta unitarietà di linguaggio....un monolinguismo lirico unico...rende semplici tutte le linee anche contorte e profonde....una semplicità che nasconde e maschera costruzioni perfette e abissi di significati......IL MARE E'TUTTO AZZURROIl mare è tutto azzurro. Il mare è tutto calmo. Nel cuore è quasi un urlo di gioia. E tutto è calmo.
IO VIVERE VORREI ADDORMENTATOlo vivere vorrei addormentato entro il dolce rumore della vita. FANTASIA PER UN INIZIO DI PRIMAVERAI tuoi occhi infernali
non mi guardano più. Sento nascere ali in me. Già guardo in su.Solcano verdi prati leggeri treni neri e scordano, beati, le stazioni di ieri. Ove - ferme le ore su attoniti quadranti - ritorna un vago amore alle cose vaganti.Partire è ancora lieve se ti lasci alle spalle - dimentico - la neve che scende al fondo valle