Miraggi di sole.

Sassi contro cristallizzati ricordi


Che fai qui?Come ci sei arrivata?Non sono le tue strade queste.Non è la tua città.Laggiù che guardi?In fondo sono solo case.Mani intorno alla vita.Scorrono lente come il tempo con te.Ti cascano i capelli rossi.Di sera sono un fuoco che dormema sempre fuoco.Quindi stai a Roma?Psicologia, hai detto?Tu e la fissa di voler leggere dentro... Qualcosa ho saputo, sai?Il vento ha sollevato voci. Dicono che la vita ti abbia passeggiato sopra,abbia dato scarpate al tuo candore.Infatti guardati.Solo dieci anni fa la tua faccia era nuda di trucchi.Ed ora?L'eyeliner così calcato te la fa così vissuta...E quella gonna? Corta, troppo corta.Lo so non significa niente.Dai, forse è meglio che siano i nostri silenzi a parlarsi. Magari si comprendono meglio.Lasciamo che si raccontino delle cose mai state.Delle nostre passeggiate asessuate.Di come ti guardavo il senoe di come tu con gli occhi mi chiedevi di toccarlo.Sai, avrei voluto tanto.Anche solo per ascoltare se il tuo cuoreera pronto al grande balzo.Comunque eri tu e basta.Nel tempo della nostra distanza invecehai conosciuto lo sforzo di voler piacere.Di partecipare alla pubblica gara di fango.Ti sei data a uominiche non erano per teper puro spirito di punizione.Ma hai fatto bene. Gli errori ci disegnano.Ci danno la forma che vogliamo essere.Dai, ti tendo le dita,tu le intrecci alle mie.Senti come ridiventano radicinel terreno intimo del silenzio?Turisti fanno cadere la mascella sopra i Sassi ricamati di luce.Flash di stupore.I nostri anni distanti si parlano.Sei rimasta com'eri.Il vento dei cambiamento s'è scalfito gli artigli.Adesso, anche se non permetti, accennerei ad un bacio.Lo so, respirarti all'improvviso dalle labbra è stato osare.Ma era scritto:l'ho scritto io questo frammento di destino.Combacia con il tuo?Sì che combacia bene.Così come baci bene tu.