bayern & bundesliga

Tutto Pronto per la 50° Edizione della BUNDESLIGA ! ... Ecco la Presentazione del Campionato che inizierà domani sera !


A cura di KURBJUWEITA poche ore dall’inizio della Bundesliga 2013/2014 diamo un breve sguardo generale a quelli che saranno i possibili scenari della nuova stagione, che partirà con l’Anticipo dell’Allianz Arena tra i bavaresi Campioni in carica ed i “Fohlen” del Gladbach. Comunque vale la pena sottolineare ancora una volta come ad esempio il calciomercato, fatta eccezione per Bayern e Borussia Dortmund, abbia regalato davvero pochissimi spunti di riflessione. Qualcuno in più invece ne ha regalato il pre-campionato ed il Primo Turno di DFB-Pokal, ma procediamo con ordine.GUARDIOLA GIA’ BRACCATO DA TIFOSI E STAMPA DOVRA’ VEDERSELA CON UN KLOPP CHE MEDITA VENDETTASi rinnova anche quest’anno il duello tra Bayern e Borussia Dortmund per quello che più che mai rischia di essere una sorta di campionato “a due” per la conquista del “Meister Schale”. Nel Bayern le grandi motivazioni e l’entusiasmo per l’arrivo di Guardiola hanno pian piano lasciato lo spazio nelle ultime settimane ad un neanche troppo velato pessimismo, accentuato più del previsto dopo l’inatteso tonfo in Supercoppa di Germania proprio contro gli odiati rivali gialloneri. E cosi’ clamorosamente c’è già chi rimpiange ai primi di Agosto il freddo burocrate della panchina Jupp Heynckes, che aveva fatto del solido Bayern formato 4-2-3-1 ereditato dal suo ideatore Van Gaal, con qualche leggera modifica in ordine sparso specie in difesa, una squadra capace di trionfare in tutte le competizioni. Guardiola però è persona dal carattere forte e lui di fare il burattino pare non averne alcuna intenzione. Cosi’ siamo passati da un Heynckes molto accomodante che veniva sorvegliato a vista e consigliato da Sammer al campo d’allenamento, ad un allenatore che vuole forgiare il Bayern secondo la sua filosofia di gioco, a partire da un più audace 4-1-4-1 e da una difesa tornata ad essere piuttosto alta. Naturalmente per una personalità forte che arriva in panchina, i mugugni dei giocatori non si sono fatti attendere (vedi le esultanze polemiche e fuori luogo di Mandzukic). E questo potenzialmente è ancora nulla nella polveriera Bayern, considerando che c’è da iniziare la Bundesliga (dove il fardello del record dei punti fatto da Heynckes perseguiterà Guardiola da qui a Maggio, salvo esoneri), che a fine Agosto c’è il Chelsea in Supercoppa Europea, che ci saranno da giustificare i 25 Milioni investiti su Thiago Alcantara e che soprattutto ci sarà da integrare Mario Gotze negli schemi della squadra con il sacrificio di un “big”, che potrebbe essere proprio Mandzukic.Sul versante del Borussia Dortmund le mazzate prese in rapida successione sul finire della passata stagione (quando la parola Bayern ha significato prima cessione di Gotze e poi Finale di Champions persa a Wembley allo scadere) sembrano essere state metabolizzate e la ricostruzione è ripartita mattone dopo mattone. Innanzitutto Lewandowski, uno dei punti fermi della squadra, dato come sicuro partente, è rimasto. Ma oltre alla permanenza del polacco, Klopp è riuscito ad ottenere dalla propria dirigenza un discreto budget, con il quale ha effettuato l’acquisto più costoso della storia del club e cioè Mkhitaryan, con tutti i rischi che comporta mettersi in casa un assistito di Mino Raiola, che tanto per rendere l’idea a Donetsk, pur essendo un signor nessuno a livello calcistico mondiale, aveva iniziato a saltare liberamente gli allenamenti, con la solita codardia dei calciatori, pur di fare le valigie. Il trequartista armeno tuttavia sembra promettere molto bene al di là dei limiti caratteriali; altro personaggio sopra le righe (questo per le sue esultanze “mascherate”) è l’attaccante Aubameyang, arrivato anche lui con grandi aspettative dalla Francia mentre lascia perplessi francamente la cifra di quasi 10 Milioni spesa per prelevare dal Werder Brema il modesto (a dir poco) difensore greco Sokratis. Ricapitolando è scontato dire che le sorti della Bundesliga sono nelle mani del Bayern ma se il Borussia Dortmund, come è probabile, dovesse faticare a ripetersi in Champions, l’esplosività dei gialloneri concentrata tutta in patria potrebbe costituire un serio problema per i bavaresi, come già sperimentato in passato.SCHALKE E LEVERKUSEN: OBIETTIVO CHAMPIONS CON IL MINIMO SFORZOObiettivo assolutamente realistico e più che mai alla portata di Schalke e Bayer Leverkusen è la qualificazione in Champions League. Il gap con le prime due (Bayern e BVB) sulla carta è notevole, idem lo è con il resto della Bundesliga indi per cui con il minimo sforzo (e con nient’altro di più visti anche i mercati ignobili) “Knappen” e rossoneri possono salvarsi la faccia esattamente come hanno fatto nella passata stagione. D’altronde prendiamo lo Schalke: quando in panchina tieni un incompetente come Keller, che si fa mettere alle corde per 90’ in casa dal Galatasaray, proprio nell’ultima Champions League, riuscendo a distruggere anche quanto poco di buono aveva fatto Huub Stevens, e quando malgrado tutto questo l’anno successivo ti prepari ad affrontare i Preliminari di Champions con una campagna acquisti che ha visto arrivare a Gelsenkirchen roba da bassa Bundesliga, dall’ex Mainz Szalai alla riserva del Dortmund Felipe Santana in difesa, passando per il semi-sconosciuto Clemens, significa che ci si sbatte altamente dei propri tifosi. Giusto il giovane talento Leon Goretzka suscita qualche curiosità ma il punto di partenza è sempre lo stesso: come puoi pensare di valorizzare gente come Goretzka o Draxler con un inetto della panchina come Keller? Non meno deprimente la situazione dell’altro eterno perdente del calcio tedesco, il Bayer Leverkusen.Solita presunzione e accattonaggio delle dirigenze tedesche, di cui quella delle “aspirine” è tra le più indegne rappresentanti: via Schurrle per 22 Milioni, Carvajal al primo squillo di tromba è stato ceduto al Real Madrid e per contro si pensa di poter competere nell’Europa che conta con l’inesperto Emre Can oppure con la nullità sudcoreana Son se non addirittura con provocazioni vere e proprie come Giulio Donati, fresco di retrocessione in Lega Pro con il Grosseto.. Da tifoso del calcio tedesco, faccio fatica a tifare in Europa per cotanti aborti di squadre.LA CLASSE MEDIA TEDESCA E’ PRONTA A RASCHIARE IL FONDOMa Schalke e Leverkusen non sono i soli esempi di autentica incuria calcistica tedesca. Esiste quella che possiamo definire una specie di “classe media”, club che sulla carta avrebbero discrete possibilità di emergere dalla fogna in cui affogano ormai da parecchi anni, che godono in ultima istanza di un notevole bacino di pubblico.Queste sono più precisamente Amburgo, Stoccarda, Werder Brema e Wolfsburg. All’inizio di ogni nuova stagione rappresentano sempre delle incognite, non sai mai se anche per qualcuna di loro è arrivato il momento del riscatto ma alla prova del campo nel “migliore” dei casi si finisce sempre per stazionare a metà classifica, o peggio ancora per lottare per non retrocedere, bastonate in casa e fuori anche dalle cosiddette “piccole”.. Il tutto condito da figuracce epiche come quella del Werder Brema Sabato scorso in Coppa di Germania, dove non solo il Saarbrucken (squadra di terza divisione!) ha strappato un perentorio 3-1, ma addirittura ha preso a pallonate per tutto il match  un undici che dalle mani di Schaaf a quelle di Robin Dutt è passato come si suol dire dalla padella alla brace. Anche qui, se a Leverkusen abbiamo “salutato” l’arrivo di paccottiglia da Serie C italiana, va sottolineata la prestazione rivoltante di Luca Caldirola (scuola Inter) in quel di Saarbrucken, roba che un qualsiasi allenatore serio non gli farebbe mettere mai più piede neanche in tribuna.L’Amburgo di Thorsten Fink invece (che continua a far scempio dell’HSV senza che nessuno gli dica nulla, non son bastati neppure i 9 gol presi dal Bayern l’anno scorso per cacciarlo a malo modo!) si è finalmente liberato di quella zavorra di DS che rappresentava Frank Arnesen, colpevole di aver riempito la rosa degli anseatici dei giovani scarti di squadre di mezza Europa (il primo anno furono quelli arrivati dal Chelsea) e dove pure Rafael Van Der Vaart ha dimostrato che da solo può combinare ben poco in una compagine ormai allo sbaraglio. Chiudono il quadro il Wolfsburg di Hecking (appunto, di Hecking, tanto per ribadire le “ambizioni” dei “Lupi”) che vorrebbe acquistare Luiz Gustavo dal Bayern per 20 Milioni di Euro, in un affare che sotto il profilo contrattuale soddisferebbe e non poco il brasiliano ma che a livello di progetto sarebbe un salto nel buio; mentre per lo Stoccarda basta già il nome.Lo Stoccarda potrebbe essere la squadra “manifesto”, da esporre per descrivere in una parola la depressione di certe realtà della Bundesliga. Abdellaoue è il rinforzo per l’attacco e non è un caso se Labbadia, in un turno preliminare di Europa League, è andato a pareggiare 1-1 in casa dello sconosciuto Botev Plovdiv.DALLA LOTTA PER LA SALVEZZA ALLE PORTE DELL’EUROPA: L’ESERCITO DELLE PICCOLEEd eccoci giunti alle schegge impazzite, a quelle compagini che si intrufolano sovente fino ai piani più alti della classifica nei più classici degli exploit ma che ad inizio campionato partono sempre a fari spenti, fino ad essere anche tra le più accreditate alla retrocessione. In breve: FRIBURGO: all’esame Europa League ancora con Christian Streich al timone, autore fin qui di un lavoro a dir poco egregio e che nella passata stagione si è visto strappare di mano la qualificazione alla Champions all’ultima giornata ad opera dello Schalke; tra gli arrivi Mike Hanke ma anche il giovane Coquelin, in prestito dall’Arsenal – EINTRACHT FRANCOFORTE: grandi promesse in campagna acquisti, da Bendtner (anche se questa era più una minaccia forse) a Emre Can ma alla fine in attacco è arrivato Joselu in prestito dall’Hoffenheim e poi qualche rinforzo da Friburgo – BORUSSIA M’GLADBACH*: presa una vecchia conoscenza della Bundesliga come Raffael, la priorità è la salvezza e nulla più – HANNOVER: da tenere d’occhio sotto la supervisione di Mirko Slomka è Leonardo Bittencourt, incredibilmente scaricato in fretta e furia dal BVB dopo che ne avevano parlato come di un possibile talento – NORIMBERGA* & MAINZ: per i franconi l’acquisto principale è stato la punta Drmic dallo Zurigo per 3 Milioni, il Mainz perde Szalai ma tiene il tecnico Thomas Tuchel ed un gruppo già rodato e pronto a lottare per salvarsi – AUGSBURG & HOFFENHEIM: l’Augsburg è chiamato all’impresa, ovvero alla terza salvezza consecutiva con un materiale umano davvero scadente, mentre l’Hoffenheim deve ripulirsi la faccia dopo una retrocessione evitata soltanto allo spareggio lo scorso anno. Ma intanto ad Hopp della squadra sembra non fregare più nulla ormai. * squadre già eliminate dalla DFB-Pokal da squadre di divisioni inferiori.LE NEOPROMOSSEL’Hertha Berlino torna in Bundesliga dopo due retrocessioni consecutive e lo fa con il suo consueto stile, vale a dire senza comprare nessuno. Mi sbilancio: la squadra di Luhukay potrebbe ritornare nuovamente e spedita in Zweite Liga, l’organico mi sembra tra i più scarsi.Insomma, Berlino è l’ennesimo caso di piazza dalle grandi potenzialità ma ahimè inutilizzate. Non desta migliori impressioni l’altra neo-promossa, l’Eintracht Braunschweig. Già sbattuti fuori dalla Coppa di Germania dall’Arminia Bielefeld, sembrano avere le carte in regola per seguire le orme del Furth 2012/2013.