Notte di note

IL VALORE DELLA DIVERSITA'...


Ci sono senegalesi, rumeni, ucraini, cinesi, albanesi, tunisini, marocchini tra noi, nella nostra vita di tutti i giorni.  Spesso, fortunatamente, ci capita di vederli anche nelle nostre scuole. Gli studenti stranieri frequentano anche i nostri atenei: aspirano a diventare farmacisti, medici, ingegneri…Con loro vi sono anche un certo numero di docenti non italiani che lavorano all’Università come “visiting Professors” e lettori di lingua straniera, ricercatori e dottori di ricercacompletano il quadro di un’ università che vede nell’internazionalizzazione uno dei suoi punti di forza. Perché allora non provare a dialogare con esperienzee culture diverse dalla propria in un contesto di pluralismo ??La Tv, a volte, non ci indirizza a questo e tenta di incutere nel passivo ascoltatore ingiustificate e ingiustificabili paure, ottenendo come effetto il rifiuto per le diversità  per meri scopi politici.Ritengo che per tutti e, in particolare, per gli studenti questapuò essere un’ impedibile opportunità per apprendere cosa significa “cittadinanza universitaria”. Chi ha viaggiato sa cosa intendo…Più che sui libri, i nostri ragazzi possono sperimentare che l’integrazione è la ricerca di un giusto equilibrio tra il rispetto della propria identità e il riconoscimento di quella altrui, consapevole che la diversità è sempre un valore. In un mondo in cui gli uomini si incontrano sempre più frequentemente, trasformando anche le comunità piccole e in precedenza isolate in realtà pluralistiche e interculturali,la scuola offre allo studente che non ha ingiustificatee ingiustificabili paure l’occasione di vedere con gli occhi degli altri