Notte di note

Tensostrutture e superfici minime


Stabile, leggera, piena di slancio, protettiva.Un vero colpo di genio!
Guardando oggi in TV le coperture degli stadi sudafricanimi è venuto in mente Monaco 1972.Sto parlando della copertura dello Olympiastadion di Monaco.Fu progettata dall'istituto per le strutture portanti leggere dell'università di Stoccarda sotto la direzione di Otto Frei.Ahhh che architetto!Forse in pochi sanno che la genialità di questa copertura sta nel non aver perso tempo a rincorrere progetti stravaganti.Giocarono semplicemente con...le bolle di sapone!Proprio così: come bambini!Chi lo avrebbe mai detto....Immersero nell'acqua saponata strutture di fil di ferro piegato in tutte le forme possibili e osservarono i risultati.L'èquipe di Stoccarda effettuò migliaia di tentativi ed infine scelse la forma più adatta per lo stadio. Matematica complessa quella delle superfici minime. La saponata ha però una caratteristica particolare: si sviluppa sempre in modo che la sua superficie abbia la minore estensione possibile. Ciò significa che ad ogni piccola deformazione, la superficie della pellicola aumenta facendo crescere la tensione per poi tornare come una molla alla forma originaria. E' proprio vero: la natura tende spontaneamente a dar vita a forme ottimali...per esempio voi sapete che in natura (acqua saponata compresa)le varie superfici che si incontrano tra loro formano angoli di 120°?Si, sono sempre più convinto che il piccolo filosofo diventerà un piccolo imprenditore...geniale!