Notte di note

Eleanor Rigby


"Neppure una vespa, col suo ronzio,  riesce a turbare l'atmosfera intorpidita della camera.  Gira instancabilmente intorno all'uomo, si posa sulla sua fronte  -lo punge o no non si saprà mai- e vola verso il soffitto,  tra le travi marce, probabilmente per costruire il suo nido.  Il suo sogno di un nido ha fine nella trappola della ragnatela. Si agita.  Poi più niente. Niente di più. E cala la notte. "                                             (pag 41 "Pietra di pazienza")Il riassunto di una vita in poche righe:una vespa, un uomo, il sogno di un nido e la trappola......e infine la notte, se mai c'è stato giorno!
Chiudendo il libro mi sono tornate in mente le paroledi una vecchia canzone dei Beatles."...look at all the lonely people.." nella quale Eleanor Rigby rappresenta l'assurdità di una vita in solitudine, fatta di sogni e chicchi di riso raccolti in chiesa dopo i matrimoni,gli stessi sogni di un abito color porpora ornato di discreti motivi di spighe e fiori di grano sull'orlo.Note armoniche asciutte, come il racconto della donna.Cruda monotonia musicale, come crudo il contenuto dei suoi racconti mentre instilla collirio "Una, due. Una, due".Ossessivo tormento musicale centrale che raccoglie"...a sermon that no one will hear..." . E il testo chiude proprio come il libro: "No one was saved" in Afghanistan o in qualunque altro posto...Grazie per la splendida lettura che mi hai regalato!