Notte di note

Sogno d'estate...


    Sembri imbronciata. Quando sei assorta assumi quell´aria che mi fa impazzire. Il vento soffia teso. Ci spinge veloci verso la nostra destinazione, spazza la prua con una nuvola di gocce che creano una infinità d´arcobaleni e da' respiro ai tuoi capelli che sferzano l´aria. Ti sei seduta voltandomi le spalle...non lo fai mai. Fissi il tramonto davanti a te, e non parli.. Sei chiusa in un mutismo tutto tuo. Ti lasci scaldare dal tepore degli ultimi raggi, guardando l´orizzonte. Ogni tanto ti giri e mi cerchi con gli occhi. Le tue labbra non si muovono, leggo i tuoi pensieri dai tuoi occhi espressivi, come sempre. Ti alzi. Mi passi vicino, sfiorandomi come tuo solito. Lasci che io avverta il tuo profumo, il tuo calore: fa parte del tuo essere sensuale.Prendi la mia felpa nera e la infili saltellando sul posto, per farla scivolare meglio. Sa di me. E lo senti anche tu. Mi chiedo se ti è venuta voglia di farti fasciare dal mio abbraccio, di sprofondare in me. Credo di si, visto che ti stai abbracciando da sola dopo esserti rannicchiata sul ponte. ...Che buffa sei... sembri imbronciata... :-)Calma di vento. Le vele si sono afflosciate. A vele ammainate accendo l'entrobordo, per costeggiare l´isola è più che sufficiente. La parete di roccia incombe sulla nostra imbarcazione. Ci sovrasta, sembra quasi rovesciarsi da un momento all´altro. Ti sei fatta piccola piccola, nel tuo abbraccio e ti vedo stupita. Osservi incuriosita gli anfratti sulle pareti e le grotte che si celano dietro le sporgenze rocciose. Poi scendi con lo sguardo fino al segno scuro lasciato dalle onde durante le mareggiate invernali e penso che lo stesso segno l´hai lasciato tu...dentro me. Guardi la schiuma bianca che si crea nelle anse a pelo d´acqua. Spengo il motore ed il silenzio ci avvolge. In sottofondo un suono lieve ma presente. Mi guardi e nei tuoi occhi leggo la curiosità. Ora non sembri più imbronciata e dai spazio al tuo sorriso che parte sempre dagli occhi per poi allargarsi a tutto il viso. Vengo verso te, ti cingo la vita, ti indico il mare aperto...la linea dell´orizzonte...è strano. Non c´è onda, non c´è vento, ma il mare si muove. E´ come se l´acqua, lentamente, si stesse sollevando verso noi. Alle nostre spalle, dalla parete levigata dal vento, migliaia di voci cominciano ad alzarsi in un unisono canto di vita.. Sono i cormorani che tornano ai loro nidi, al tramonto. Volando rasenti il pelo dell´acqua per carpire ancora qualche preda al mare, ...sembra quasi siano parte dello stesso. Rapidi si avvicinano e il clamore diventa quasi assordante. Sembra stiano per investire il nostro scafo ma, all´ultimo istante, si staccano dal mare in una cabrata mozzafiato che sfiora il pennone, aprendosi a raggiera ed esplodendo in un infinità di traiettorie, ognuna destinata ad un nido, ad una compagna.Quando ci sono passati sopra hai portato subito la testa indietro...un fiume di corpi che non sembra mai finire.... Sorridi, estasiata, "CHE BELLO!!"Ti giri verso me...mi baci. Il canto dei cormorani è cessato ma altri suoni fanno eco, rimbalzando sulle pareti dell´isola......come sospesi nel tempo.....sogno d' estate...