Notte di note

Esegesi d’Italia!


Il giullare risveglia il sentimento popolare, profondo, nascosto, seppellito con astuzia da politici, opinionisti e sondaggisti. Il giullare ha coraggio e si arruola in una avventura incredibile: si appella al popolo senza populismo!Il giullare ci crede e, come un funambolo davanti a un filo teso, comincia il suo spettacolo. Sotto di lui il pericolo della retorica. Ma lui, più alto di tutti, in perfetto equilibrio tra il disprezzo dei servi del padrone e il moralismo accademico, comincia a parlare:"Italia: unica nazione nella storia del mondo dove la cultura unitaria sia venuta molto prima dell´unità politica. Perché per nessun altro popolo, per nessuna altra storia è stata tanto importante la bellezza. La bellezza vera, che coincide con la verità, non l' estetica o l' immagine, minimi surrogati nei tempi corrotti...."Tono alto, serio, appassionato. Il giullare, in perfetta stabilità, si rivolge ai sentimenti migliori del popolo, non ai peggiori (come spesso siamo abituati). Il giullare diverte, commuove, insegna e unisce: lezione di VERA politica, contro il qualunquismo confinato a palazzo, barricato dietro ai propri privilegi, terrorizzato dall'idea di consegnarsi alla libera scelta dei cittadini "Wiston Churchill, quando la moglie gli comunicò che aveva perso le elezioni, disse: no, abbiamo vinto lo stesso. Perché l'importante per lui era arrivare alle elezioni"E così, davanti alla prima fila dove sedevano gli uomini del re, nel tempio TV del suo ridicolo impero, il giullare ha giustiziato il re, senza peraltro che lui si accorgesse, a sentir i commenti del giorno dopo, perché sentirsi italiani non equivale a una barzelletta tra capi di stato, né ad un superficiale patriottismo di serie B di canzonette o di partite di pallone.