PANTA REI...

tornare a desiderare....


E non ci sono giorni speciali, ma giorni in cui si attende qualcosa... Ti siedi  e cerchi di capire da che parte andare, invece non vai da nessuna parte. Volevo solo poter capire effettivamente chi ero, cosa volevo, e perchè avevo quel senso di inquietudine addosso, come polvere che non riuscivo mai a scrollarmi di dosso. Avevo voglia di vivere, ma non ci riuscivo... Non riuscivo a essere più come prima… "Qualcosa" o "qualcuno", mi aveva massacrata con false speranze, quindi, non ero più IO. Ma un sub-surrogato di persona... Sì, lavoravo, dormivo, ridevo, piangevo... Ma la persona che ero prima dov'èra finita? Non lo so. Non cercavo più spiegazioni, non ne volevo nemmeno sapere di cosa e del perchè. Era angosciante sapere che dopo tutto quello che fai, o faresti, non ti rimane che un briciolo di mosche morte in mano. La vita di per se, si deve, anzi "dovrebbe" viverla nel migliore dei modi. IO non riuscivo ne a fare l'uno, ne a fare l'altra. Semplicemente lasciavo che il tempo scorresse, i giorni,  i mesi... gli anni. Mi sarebbe piaciuto ritrovare quel poco di spensieratezza  che hanno i bimbi. Volevo "L'erba voglio"... perchè lasciavo che venisse vissuta. Non ho mai preteso. Mai voluto. Invece ho sbagliato su tutto quanto. E ora? …ora c’è Gianni nei miei sogni. Grazie di esistere….