Diario di Vita

Il senso della Vita?


Non ricordo molto di quando ero piccolino, occhialuto e capellone, tanto meno quando ero meno capellone e gli occhiali ancora non facevano parte di me.   Mia madre mi racconta che il giorno in cui son nato non è stato semplice per lei (e quando mai…).  Immagino mio padre, pauroso come pochi, che corre su e giù per la casa trafelato, cercando di raccogliere il necessario per partire in ospedale, che urla, inciampa e impreca contro tutto e tutti (che dolce J).  Ovviamente non ho avvisato nessuno, nascere a sette mesi non è che sia tanto simpatico, meglio non avvisare, non sia mai che ci ripensanoJ.  La mia mamma è una donna molto “Donna”,  ne ho incontrato poche come lei. Dice che erano così convinti che non ce la facessi , che mio padre,  aveva ormai avvisato tutti i parenti… “noooo, nooooo non ce la faaaaaa, non venite neanche”. Mi faceva incazzare già allora!  Io nasco e non invita nessuno?  GRRRRRRRR.   Nasco!  Si, si, e faccio pure casino, però non reggo… mi sbattono come un vassoio di ciambelle fatte in casa dentro un fornetto, insomma un’incubatrice.  Mi sembra di vedere mio padre, “ecco lo sapevo io, non ce la fa, è inutile, non mi avete ascoltato, avevo ragione io”,  sono certo che gli facevo il ghigno, anche se non ci sono le prove.   Dopo innumerevoli telefonate di disperazione e fiumi di lacrime, versati da mia madre,  ce l’ho fatta.  Non potrò mai dire che non me la sono cercata, potevo lasciarmi andare li, in quel momento, e invece ho deciso di continuare.