Diario di Vita

Traffico


 Come tutte le mattine, anche oggi, mentre ero seduto nella mia auto in procinto di raggiungere lo studio,  è accaduto qualcosa di imprevedibile .  Infastidito dal traffico disorientante e dal quasi inesistente manto stradale . . . No! Così non ci siamo!!!  Ogni volta che mi metto alla guida, penso.  Ovviamente il livello dei pensieri non va mai oltre il perché piove o perché le strade sono piene di buche (ahahhaha), ma oggi no!Mentre mi incavolavo con tutti perché andavano lenti come rotolini di ciccia in una superficie piana,  ho visto una cosa che mi ha bloccato, anzi, mi ha proprio trasformato la giornata. Ad un certo punto mi si affianca un’auto, io ovviamente ho dato pochissima attenzione al fatto, se non fosse stato per quel bambino.  Mi guardava, mi guardava e rideva, sorrideva, e pure felice. Inizialmente non capivo.  Poi ho osservato meglio.  Teneva fuori dal finestrino della portiera un nastro che con il vento ed il procedere dell’auto, svolazzava.  Era felice, felice per un nastrino di stoffa che svolazzava.  Incredibile.  Voleva condividere con me questo momento di gioia, come se fosse la scoperta della sua vita.  Mi ha fatto pensare.Da grandi si condivide ben poco.  Da grandi si è presi dal traffico, dal manto stradale dissestato e non ci rendiamo conto dei pezzettini di stoffa che svolazzano, e anche quando ce ne rendiamo conto, non riusciamo a cogliere l’entusiasmo, e se lo cogliamo non riusciamo più a condividerlo.  Forse quel nastrino, in mezzo a tutte quelle macchine, in mezzo a tutto quel traffico, in mezzo alla città confusa, in mezzo alla routine ed ai problemi era la cosa più importante.