Per FORTUNA che...

È ormai certo: alle prossime elezioni politiche concorreranno 4 schieramenti.


Quando, probabilmente nel prossimo mese di marzo, andremo alle urne per rinnovare i due rami del Parlamento: Camera e Senato, ci troveremo di fronte ad una scelta politica che sostanzialmente è  riconducibile a quattro offerte, quelle:-del Movimento Cinquestelle;-del Centrodestra con Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia;-del Centrosinistra con Pd, Campo Progressista, Radicali Italiani, Socialisti, Italia dei Valori e dei   Centristi moderati;-Sinistra/sinistra con Mdp, SI, Possibile.Di fronte a questo quadro molto frammentato non c'è da essere allegri circa l'immediata formazione di un nuovo governo.Ne è esempio quello che sta accadendo in Germania, dove si rischia l'ingovernabilità, perché a due mesi dal voto, dove sono intervenuti il ridimensionamento dei democristiani, la sconfitta dei socialdemocratici e la considerevole crescita dei populisti, la Cancelliera uscente, Angela Merkel, è stata costretta a riferire al Presidente della Repubblica Federale che, dopo serrate trattative, non ci sono ancora le condizioni per formare un nuovo governo con i Liberali e i Verdi.Per di più i Socialdemocratici non intendono più ripetere 'esperienza della "grande coalizione".E il rischio di tornare nuovamente alle urne incombe.Ciò che è appena accaduto in Germanica sarà facilmente replicabile in Italia.Con grave responsabilità di quei partiti politici che, pur avendo per tanti anni garantito la democrazia, oggi si rifiutano di scendere a ragionevoli compromessi che, in fondo, sono l'essenza della convivenza politica e civile.Con l'aggravante che questi assurdi atteggiamenti scaturiscono dal fatto che nessuno dei contendenti dispone di risposte certe a ciò che i cittadini chiedono.Destra, Sinistra, Cinquestelle: per il vostro egoismo appaiono sempre più probabili derive estremiste.E a chi, storicamente, ha già vissuto il nazifascismo il vostro comportamento non va giù.Vi stupite del costante incremento dell'astensionismo?Non resta che vergognarvene alquanto.