Per FORTUNA che...

L'Europa che verrà


L'Europa che verrà, dopo le elezioni del 23-26 maggio 2019, dovrà essere necessariamente diversa.Nei propositi e nella concretezza: perché l'auspicio è che i dati elettorali finali, non favoriscano una coalizione di destra, composta dai popolari e gli estremisti.Con quest'ultima malaugurata ipotesi ci ritroveremmo di fronte ad una situazione tendente alla distruzione dei diritti sociali conquistati sinora.Per non ripartire da zero, ben venga la conferma della coalizione PPE e Partito Socialista Europeo che aprendo ai Verdi, abbraccerà politiche ambientali coraggiose, come quelle che una giovane generazione chiede a gran voce.Fermo restando che la PRIORITÀ assoluta resta la creazione di posti di lavoro in notevole quantità e, ovviamente, di qualità. A riguardo, e non ci sono alternative credibili, occorrerà creare un adeguato piano europeo di investimenti per il lavoro, con l'ambizione di impiegare moltissimi miliardi di euro, da investire nello sviluppo sostenibile per eliminare la disoccupazione.Un piano così ambizioso potrà essere finanziato tassando chi si arricchisce senza ripagare una giusta quota alla società, tipo:-una carbon tax per chi inquina;-una web tax sui giganti del web, arricchitisi enormemente evadendo il fisco, reprimendo lavoro e benessere.Queste sono soltanto alcune misure, che è possibile istituire esclusivamente a livello europeo, tanto da impedire agli Stati nazionali di farsi concorrenza al ribasso, con l'intento di attrarre investimenti nel proprio Paese.E' quel che serve nell'imminenza.NE SONO ASSOLUTAMENTE CONVINTO ED ESPRIMERÒ UN VOTO CONSEQUENZIALE.