Per FORTUNA che...

Non pessimisti ma realisti...


Siamo ancora increduli, allibiti per la sorte che ci è toccata a seguito del CORONAVIRUS e nella speranza di venirne fuori alla meno peggio, siamo obbligati ad assistere all'evidente disfida tra i maggiori contendenti che ambisco a salvarci, ognuno a modo proprio ma guai a farlo in unione: scienziati, politici (governanti e non) imprenditori (col vessillo dell'economia anzitutto).Tutto questo mentre il mondo ci guarda.E noi a ricordare che lo Stato italiano, da almeno 25 anni spende meno per i suoi cittadini di quello che prende loro in tasse. Bloccando quegli investimenti pubblici, in particolar modo per la sanità, l’istruzione e la restante pubblica amministrazione. Provocando un vero e proprio abisso.Occorre dircelo molto francamente: con l’emergenza virus è tornata in primo piano l'incapacità politica e sociale di affrontare e risolvere i problemi. Abbiamo politici italiani che, per solo scopo elettoralistico, boicottano l’attività del Governo per metterlo in cattiva luce all’estero, non sottacendo quei politici del Governo che sanno parlare solo di assistenzialismo e di accoglienza umanitaria, e che dire dei media che descrivono il nostro Paese in uno stato di sciagura perenne, magistrati inquisitori alle prese con tantissimi italiani accusati di aver visto procurato la morte di innocenti. E poi ci sono i talk show, condotti e frequentati da facinorosi personaggi che eccellono nell'esibire un lessico strabiliante con affermazioni da brividi.Un quadro affatto edificante dell’Italia che inficia finanche quanto di straordinario continuano a realizzare all’estero figure lavorative di enorme prestigio.CON QUESTE CONSIDERAZIONI, FATTE IN UN CONTESTO CHE SA DI STUPORE, NON INTENDO OSTENTARE PESSIMISMO MA MOSTRARMI REALISTA.