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« Consenso e incapacità di...VA PROCESSATO! »

CONTRORDINE ai Soci di governo

Post n°781 pubblicato il 30 Gennaio 2019 da leo.fortuna

CONTRORDINE ai Soci di governo: "Il Senato neghi l'autorizzazione a procedere".
Spavaldo e, apparentemente, invincibile anche lui ha fatto un'inversione a "U".
Il più suffragato d'Italia, l'amato in esclusiva da 60 milioni di italiani, con una lettera inviata al Corriere della Sera ci fa sapere che: "Dopo aver riflettuto a lungo, ritengo che l'autorizzazione a procedere debba essere negata".
"...Perché  il ministro ha agito per "la tutela di un interesse dello Stato costituzionale", compiendo un "atto politico".
In pratica, sul caso Diciotti, la contestazione dei magistrati siciliani circa il "sequestro di persona aggravato", ed il relativo processo, meglio non ci sia: può essere dimostrata, inequivocabilmente, la sua colpevolezza.
E, di fatto, Salvini, constatato che è COLPEVOLE davvero, GODRÀ dell'immunità parlamentare, per evitare una condanna fino a 15 anni.
Lo dimostra il ragionamento, ben articolato, del Senatore (espulso, in precedenza, dal M5S) Gregorio De Falco che riterrebbe giusto sottrarlo al giudizio soltanto se " la maggioranza ritenesse che Salvini sia perseguito per un atto politico".
È necessario, quindi, chiarire cosa sia un ATTO POLITICO, che ad avviso del senatore De Falco "ha un livello di responsabilità tale da contemplare un orizzonte di finalità pubbliche".
E, dunque, se il Ministro competente emanasse "un provvedimento attraverso cui, nessuna nave può avvicinarsi al porto, per esempio, di Siracusa per determinate ragioni, è fatta una scelta di indirizzo politico generale."
"Se è impedito lo sbarco di una singola nave dove sta la finalità generale? È una scelta specifica".
E quindi? 
"Quindi quello sulla Diciotti non è mai configurabile come atto politico".
Altrettanto impossibile può prefigurarsi, nello specifico, la responsabilità dell'intero governo, perché, conclude il senatore De Falco: "Una posizione del genere sarebbe ragionevole se ci fosse stata una condivisione su un atto normativo, un provvedimento. Ma anche lì di carattere generale, non nella fattispecie della nave. Cosa che non è avvenuta". (FONTE:Huffington Post Italia)
INSOMMA IL RIPENSAMENTO DI SALVINI È, PROBABILMENTE, DOVUTO AL FATTO CHE IL SUO LEGALE DI FIDUCIA GLI HA DIMOSTRATO LA COLPEVOLEZZA COL RISCHIO DI FINIRE IN GATTABUIA.
Un mio sincero encomio al Senatore Gregorio De Falco.

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