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| « Di Maio emula Masaniello? | Quando le promesse vengono meno » |
Dichiarato il senso di appartenenza a ITALIA VIVA all'insegna di una asserzione rituale del leader unico Matteo Renzi, cioè:<<Crediamo nella società aperta. Siamo orgogliosi di non essere SOVRANISTI, di non essere PROTEZIONISTI>>, è, a dir poco doveroso, essere PARTE ATTIVA della nascente <SOCIETÀ APERTA>, in modo PROPOSITIVO.
Al dibattito offro, quindi, la mia opinione circa lo stato in cui versa il DEBITO PUBBLICO italiano e le conseguenze che esso produce per le giovani generazioni e quelle future.
È arcinoto che l'Italia è afflitta da un debito pubblico le cui origini risalgono a mezzo secolo e che oggi rappresenta il problema principale di politica economica, in quanto sottrae risorse alla crescita ed è un elemento di vulnerabilità finanziaria.
Questo è un PROBLEMA POLITICO che richiede un impegno prioritario, cui auspico ITALIA VIVA rivolga corposa attenzione.
Tenendo soprattutto conto che il debito pubblico solleva una evidente questione di legittimità, giacché viene meno l'identità tra chi contrae l'obbligo e chi ne risponde.
È del tutto anomalo che i governi deliberanti la spesa in disavanzo, impegnano le risorse delle generazioni attualmente in sofferenza e quelle future, SENZA il loro consenso.
OVVIARVI SAREBBE GIUSTO ED ENCOMIABILE.
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Inviato da: andrea
il 12/07/2020 alle 15:14
Inviato da: Mr.Loto
il 11/05/2020 alle 18:23
Inviato da: cassetta2
il 31/03/2020 alle 16:41
Inviato da: cassetta2
il 26/03/2020 alle 18:22
Inviato da: Mr.Loto
il 08/03/2020 alle 10:35