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Bimba colpevole di bullismo, la mamma la punisce su FacebookScritto da News Bimbi il 03 febbraio 2014
Cara Schneider, una donna del North Carolina, ha pubblicato la foto della figlia su Facebook per punirla e la rete si divide. Nella foto Hailey, così si chiama la bambina punita, regge un cartello di scuse per aver commesso atti di bullismo in rete: “Sono una ragazza intelligente, ma ho preso decisioni sbagliate nei social network, sto vendendo il mio iPod e donerò i soldi alla Beat bullying nella speranza di cambiare il mio comportamento, oltre a sensibilizzare sul bullismo. Il bullismo è qualcosa di sbagliato”. Pochi secondi dopo la pubblicazione, l’immagina è cominciata a circolare per il web… ha scatenato un numero impressionante di reazioni e oltre 21mila commenti. Molti rimproverano la mamma, mettendo in dubbio l’utilità della scelta adottata, altri, invece la difendono, tanto da definirla un “vero genitore”. La risposta di Cara Schneider alle accuse, naturalmente, non si è fatta attendere: “Mia figlia aveva già avuto in passato avuto altre punizioni per il suo comportamento, come svolgere lavori manuali, da giardiniera, ma non è servito a niente. Mi rifiuto di crescere figli che diventino inutili per la società. So che ognuno ha la propria opinione e la rispetto, spero anche che rispettiate la mia scelta di disciplinare i miei figli come credo sia corretto. Io sono sua madre. Ho tenuto la foto su FB a lungo per vendere il suo iPod, non volevo che diventasse così diffusa. Non mi pento di nulla. Essere un genitore è difficile, ed è sempre facile giudicare, ma ricordate: voi guardate solo una foto, non conoscete la nostra storia”. E voi, amici e amiche, cosa ne pensate, la mamma ha fatto bene o ha sbagliato ad agire in questo modo? È con l’umiliazione che s’insegna a non umiliare?   Si tratta di Retinoblastoma un tumore gentico raro che colpisce un bimbo su ventimila almeno 50 sono i casi in Italia ogni anno, altro che sviluppo anomalo dei vasi sanguigni. Occorre che ci sia più informazione, la cura è solo la chemio terapia mirata o nei casi presi in ritardo si può arrivare anche all’enucleazione dell’occhio. Le cause del retinoblastoma non sono ancora conosciute, ma è acclarato che siano i vasi sanguigni ad alimentare il tumore. Le diagnosi in Italia, almeno secondo l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, sono 40 ogni anno. La maggior parti dei casi in cui il retinoblastoma si manifesta in un solo occhio non ha carattere ereditario, quando la malattia si presenta in entrambi gli occhi invece è sempre ereditaria. La chemioterapia non è l’unica opzione terapeutica, esistono anche la fotocoagulazione, che impiega il raggio laser per distruggere i vasi sanguigni che irrorano e alimentano il tumore, la radioterapia, che consiste nell’applicazione di radiazioni ad alta frequenza per distruggere le cellule neoplastiche e ridurre le dimensioni del tumore, ma anche la crioterapia e la termoterapia. L’asportazione dell’occhio è davvero l’ultima spiaggia.