Perla Del Cielo

ANCHE LA PILLOLA ABORTIVA..???!!!


Bagnasco contro la pillola abortiva«È una crepa nella nostra civiltà»Il presidente della Cei dopo il via libera: «Ho provato tristezza, amarezza, preoccupazione»ROMA - La pillola abortiva Ru486 è «una crepa nella nostra civiltà». Non usa mezzi termini il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, per rinnovare fermamente le critiche alla pillola abortiva che ha avuto il via libera dall'Agenzia del farmaco, l’Aifa. In una intervista al quotidiano dei vescovi, «Avvenire», che sarà pubblicata domenica in prima pagina, Bagnasco sottolinea: «Ho provato tristezza, amarezza, preoccupazione. Questa decisione - dice - rappresenta una discesa di civiltà per il nostro Paese».IL GOVERNO - Nel numero di sabato, L'«Avvenire» aveva già puntato il dito contro l'Agenzia del farmaco che «porta per prima la responsabilità di una scelta grave e tutt'altro che necessaria»: è stato dato via libera a un farmaco, affermava il quotidiano dei vescovi, «del quale gli stessi produttori ammettono la pericolosità, sia pure a denti stretti e sottovoce». L'Aifa però, sottolineava «L'Avvenire», «è in buona compagnia: se una parte del governo si è battuta per scongiurare questo pessimo esito, è impossibile tacere su altre precise e identificabili responsabilità politiche. La RU486 si poteva fermare, ma non tutti quelli che potevano si sono impegnati per farlo». SCONTRO POLITICO - E oltre alle polemiche per il via libera alla commercializzazione della pillola abortiva anche in Italia, si apre intanto un nuovo terreno di scontro: quello relativo alle modalità per l'utilizzo del farmaco. Un aspetto sul quale il sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella ha voluto fare chiarezza: «Il trattamento in day hospital è escluso - ha detto - e bisognerà prevedere un ricovero di almeno 3 giorni». Un chiarimento arriva anche dal direttore generale dell'Aifa, Guido Rasi: «Ogni uso della pillola abortiva fuori dalla legge 194 sarà illegale», precisa, annunciando la disponibilità del farmaco da settembre. Duro anche lo scontro politico. Per Paola Binetti (Pd) con la Ru486 si torna all'aborto «fai da te«, mentre esponenti del Pdl parlano di «mancanza della cultura della vita» chiedendo al governo di bloccare la pillola abortiva. Enzo Bianco (Pd) invita invece uno «Stato laico a non dare giudizi etici». E se lo stesso Bianco annuncia la nascita di un gruppo su Facebook «per sostenere la diffusione responsabile di questo farmaco», un secondo gruppo sul social network è annunciato dal presidente di Famiglia e Valori Nicola Di Stefano per chiedere che «venga ritirata subito la Ru486».