la torta imperfetta

amarsi un po'


E' un supplizio. Il trattenersi dal chiamarla è un supplizio. Non sapere cosa pensa è un supplizio. Logorante, mi divora da dentro. Non so che dimensione dare al suo distacco. Continuo a cercare scuse per chiamarla. Mi dico, se la chiamo per dirle una cosa di cui sono abbastanza certo le faccia piacere magari non prende la telefonata negativamente. Sì, perchè di fondo il contatto, penso che lo veda come una invasione di questo suo momento che vuole solitario.E se scrivessi a una sua amica? Che poi non so quanto si sentano e quindi sarebbe solo uno sfogo col rischio che poi rigiri la cosa su di lei perchè magari non sapeva niente di questo momento.Non la sento da due giorni e questo è il risultato. Non ho voglia di tornare a farmi di pastiglie. Le sorprese, lo so, non fanno piacere in questi momenti, ottieni l'opposto di quello che desideri. Mi basterebbe una parola rassicurante da parte sua. E allora ripenso a quanto detto. Quando una persona ti dice "ho bisogno di stare un po' per i fatti miei" ... cioè se mi molli mi dici "ti mollo" due giorni e mi sto rodendo il fegato.Non so se è un meccanismo dettato dal non volere stare solo oltre al fatto che lei mi piaccia ma non riesco a distinguere se non voglio perderla davvero. Non c'è un manuale per questa cosa e io ho bisogno dei manuali. Poi mi arrabbio lei conosce il mio passato possibile non abbia un po' di sensibilità? E poi non capisco. Un mese fa mi ricordava che adesso il divorzio breve è legge. Settimana scorsa abbiamo fatto all'amore come sempre con trasporto e passione. Ho mangiato dai suoi per la prima volta due settimane fa. Cosa sarebbe questo? L'ultimo pasto del condannato? Portare ad ammirare il panorama da una torre prima di buttarmi giù?Tutto questo è confuso. Se provo ad analizzare questo delitto, le prove portano in direzioni diverse. Ora capisco perchè nei polizieschi gli investigatori hanno sempre problemi di stomaco.Mi è venuto in mente un film che mi ha fatto vedere lei "la mia droga si chiama Julie" era un presagio.(è una tenera, struggente, appassionata dichiarazione d'amore, che ho avuto la fortuna di ricevere come "sfogoconfidenza". L'ho trovata tanto dolorosa quanto vera, sognante e al tempo stesso calata nell' estenuante difficoltà di intendersi di una giovane coppia, tanto innamorata quanto dolorosamente lontana. Ne amo l'ingenuo e feroce ferirsi come cuccioli ruzzanti, persi a graffiarsi sino a farsi male e sanguinare)