la torta imperfetta

15.34


no, non è proprio una bella giornata. Le lacrime di Laura ti hanno sorpreso e spiazzato, dubbi che assalgono tortuosi si insinuano e avvelenano sensazioni e decisioni prese, tutto azzerato ma cosa azzeri? Azzeri e dimentichi quindici anni insieme, che scorrono in inquadrature distoniche e allucinate come un viaggio sintetico: belli, bellissimi, brutti, bruttissimi, gioiosi, drammatici, bui, solari e gelidi ma insieme e, poi d'un tratto "un gioco" che scappa di mano e non puoi fermarlo o non vuoi fermarlo, perchè il dolore è stato così grande, che devi fare soffrire a tua volta e sembra non placarsi mai e mai nulla è abbastanza a quietarlo.Allora nuovi giorni, stagioni che cambiano, strade che si lasciano e strade che si incrociano, tutto sembra girare un pò meno vorticosamente ma gira ancora come una giostrina di carillon, sempre lo stesso senso, la stessa direzione e quale sarà la direzione: nuovi volti, nuovi gesti ai quali affezionarsi e volere bene, nuove abitudini, voci diverse, nomi nuovi da pronunciare, altri corpi e altri umori e profumi eppure c'è sempre la stessa sensazione sgradevole ma vera: eppure, fra te e te dici, a me ne bastava uno e uno solo di nome da pronunciare, tutti i giorni sempre gli stessi, che avrebbero portato lo stesso nome ma la strada presa è stata un'altra. Il volo al check in di un viaggio tanto atteso dall'altra parte del mondo è atterrato improvvisamente e senza avvisare in Olanda! Olanda? Mulini a vento, tulipani, zoccoli rossi dal rumoroso suono ed, io adesso cosa me ne faccio dei tulipani se avevo in testa orchidee e magnolie e nifee colorate e rigogliose? Un poco alla volta scopri che il posto nuovo e non cercato, riserva sorprese e lentamente ne scorgi il fascino e la bellezza, ogni tanto ripenserai a quel posto lontano tanto sognato ed amato, chiedi se vi sia stato un errore al check in o, qualcuno per scherzo ha scambiato le carte di imbarco, che scherzetto! Quasi, quasi sei tentato di tornare indietro, oggi più che mai. Ti accorgerai, in fondo alla strada ma solo in fondo che se tornassi indietro, scambieresti tu il biglietto e sempre per i tulipani e per quei mulini a vento, che lenti nel loro moto perpetuo ipnotizzano tutti i giorni che ci sono e che verranno. Solo in fondo alla strada non prima, capirai