la torta imperfetta

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Pomeriggio uggioso, pioggerellina e nebbia, nebbia che ci avvolge in questa giornata un po' così, un po' strana, un po' diversa, o forse solo un po'. Il desiderio forte, bruciante divenuto eccitazione, sussurri, ritmi unici, ci hanno sorpresi e meravigliosamente attoniti, lasciandoci felici e spaventati. Scrivo questa mail come se fossero appunti di una moleskine, all'angolo di una via, sotto un'insegna luccicante di pioggia, di fronte  una vetrina, sotto le mie ciglia umide di nebbia e ghiaccio, che nascondono il tuo sguardo. Sabato pomeriggio scivola via come scivola la pioggia sui passanti distratti, io scrivo ancora un po' per non lasciarti andare, per non lasciare che sia già domani e sia ancora un poco oggi.Ero emozionata e attratta da te, felice e  spensierata di perdermi nel tuo abbraccio, nel nostro abbraccio. Ho sentito la tua emozione forte, la tua loquacità divenire prima frasi poi sussurri, infine sospiri, mi guardavi attonito e piacevolmente stranito. Quanto desiderio ho sentito, la pelle bruciava e tu mi abbracciavi. È ancora un po' oggi; ti vedo sorridere e ti sento un po' mio, mi vedi sorridere e mi senti tua, mai come oggi è stato xycheguardaxyzcheguardaxy.Infiniti e soli, senza spazio, nè tempo, in un luogo cercato da sempre e conosciuto da mai, era quello il posto e quello il momento. Altrove non esisteva, era quello il nostro altrove.Sabato pomeriggio non è più, oramai è sabato sera e ti trattengo ancora qualche attimo, continua a piovere ma non porta via oggi, lo cristallizza in ghiaccio finissimo, fra le sue forme esagonali e cubiche, scorgo i tuoi occhi ed i tuoi abbracci forti e caldi, appassionati e nuovi. È ancora un poco oggi, è quasi già domani, il pudore e la vergognosa incertezza si sono trasformati in una sensuale naturalezza, in un desiderio semplice e naturale. Stiamo scivolando via ma ti guardo ancora con meraviglioso stupore.Abbasso gli occhi, fra le mie ciglia il tuo sguardo