Persa Nel Buio

La Mano del Destino


Quella fu' la notte dei "PERCHE'"ripetuti allo sfinimentoPerche' gridati al cielo nero,Perche' sussurrati ad un Dio che stavo perdendo,Perche' io non ero in quell'auto!Perche' io ero li' e soprattutto perche' il soleaveva il coraggio di sorgere!Per un'attimo pensai di salire su un pontee gettarmi via, ma avrei avuto il bisogno che qualcuno mi prestasse la sua mano per spingermi,avevo sempre amato la vita,e non avrei mai avuto il coraggio di arrivare ad un gestoestremo come quello.Sfinita senza piu' lacrime,e con quel poco di razionalita' che mi rimanevadecisi di tornare a casa,in quella casa che profumava di famiglia,in quella casa che mai come in quel momentomi faceva paura, una casa piena di ricordi,in cui ero costretta a ritornare,e soprattutto avrei dovuto organizzare"L'addio alla vita" di chi avevo amatoe avrei continuato ad amare per il resto dei miei giorni.Entrai in casa, gettando il cappotto su una sedia,mi avviai verso la cucina, e sul tavolo vidiadagiata su un centrino fatto all'uncinetto, unaCHIAVE,ero certa che il giorno prima quella chiave non era li,e sapevo bene che chiave era, era inconfondibileuna chiave antica molto grande, la chiave dellacasa che aveva ereditato dai suoi genitori mio padre,la casa di "GALLIPOLI" ed ecco un'altro perche' stava per nascere ...Perche' era li' quella chiave? chi ce l'aveva messa?era il destino che voleva darmi qualche indicazione?Strinsi la chiave la portai al cuore con un gesto impulsivoalzando gli occhi al cielo cercavo una risposta che non avrei mai avuto.......e dunque la risposta me la diedi da sola era il destinosi era lui che mi dava una mano, indicandomi la via........